Vimi Fasteners ha archiviato il primo semestre 2021 con ricavi in crescita del 19,9% a 22,8 milioni, grazie al trend di ripresa del business successivo alla pandemia da Covid 19, che sta interessando i diversi settori di mercato nei quali il Gruppo opera.
L’Ebitda è aumentato del 71% a 3 milioni con una marginalità salita al 13,3% (+400 punti base), grazie a un’attenta gestione dei costi di struttura e al miglioramento dell’efficienza produttiva nel rinnovato stabilimento di Novellara.
L’Ebit si è attestato a 0,95 milioni, in deciso miglioramento rispetto alla perdita operativa per 0,4 milioni del pari periodo 2020.
Il semestre si è chiuso con un utile netto pari a 0,65 milioni, rispetto al risultato negativo per 0,42 milioni al 30 giugno 2020.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 19,7 milioni, sostanzialmente in linea al valore di fine 2020. Un risultato ritenuto soddisfacente in considerazione dell’impatto l’impatto dovuto alla ripresa delle attività di business successive ai mesi di lockdown, con conseguente generazione di nuovo stock e maggiori crediti commerciali, a fronte di una ripresa delle vendite che si sta consolidando nel secondo semestre 2021.
La società sottolinea, inoltre, che il valore include un Earn Out di 2,8 milioni da corrispondere ai vecchi soci della controllata MF Inox; l’importo risulta inferiore di 1 milione rispetto al 31 dicembre 2020 in quanto già corrisposto nel primo semestre 2021.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, pur in uno scenario di breve periodo ancora caratterizzato da incertezza, il Gruppo prevede a fine anno un fatturato simile a quello conseguito precedentemente alla pandemia, anche grazie alla varietà di applicazioni nei diversi settori industriali dove Vimi ha la maggioranza del suo volume di affari.
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