Confinvest (Aim) – Perdita netta di 65 mila euro nel 1H 2021

Confinvest ha chiuso il 2020 con ricavi per 14,3 milioni (-28,3% a/a). Il fatturato evidenziato recepisce le variazioni dovute alla applicazione dei principi contabili internazionali, che hanno comportato un cut-off di 1,1 milioni rispetto al fatturato di 15,4 milioni con i principi contabili nazionali, con il relativo ristorno del magazzino.

Dopo un 2020 eccezionalmente positivo a causa della funzione di bene rifugio dell’oro in un momento di grande instabilità e incertezza, il mercato dell’oro è entrato in una fase riflessiva e gli operatori del mercato hanno alleggerito parte delle posizioni accumulate nei primi 8 mesi dell’anno, con un conseguente calo sia del prezzo che degli scambi.

“La pandemia ha portato a nuovi lockdown che hanno impedito la circolazione nel primo trimestre, riducendo significativamente l’attività tradizionale, che era già poco stimolata dai prezzi dell’oro. La contrazione del fatturato è da imputare quindi soprattutto sia alla riduzione del valore della merce, sia ai mancati scambi, peraltro senza compromettere la base cliente molto fidelizzata”, si legge in una nota.

Il 66% dei ricavi si riferisce alla negoziazione di oro fisico da investimento sotto forma di monete d’oro, il 30% fa riferimento negoziazione di lingotti d’oro certificati e il restante 4% a Conto Lingotto.

Il primo margine si è attestato a 867 mila euro (-54,1%); esso costituisce la vera proxy del fatturato di un market dealer in oro e rappresenta il saldo netto del transato, comprensivo dell’effetto della variazione del magazzino.

L’Ebitda si è fissato a 37 mila euro (1 milioni nel periodo di confronto), mentre l’Ebit è risultato negativo per 58 mila euro (+989 mila euro nel primo semestre 2020), dopo ammortamenti e svalutazioni per 95 mila euro (33 mila euro nei primi sei mesi del 2020), principalmente attribuibili all’ammortamento della piattaforma tecnologica.

Il periodo è stato archiviato con una perdita netta di 65 mila euro (utile netto di 669 mila euro nel primo semestre 2020).

Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2021 la società presenta liquidità finanziaria netta per 0,1 milioni (cassa netta per 2,7 milioni a fine 2020) mentre, includendo la componente liquida del magazzino monete d’oro, la liquidità finanziaria netta sale a 2,9 milioni (4,2 milioni al 31 dicembre 2020).

Il magazzino oro fisico a fine giugno 2020 ha un valore di mercato di 3,6 milioni, mentre quello contabile è di 3,6 milioni.

Il contesto di mercato dell’oro resta di difficile prevedibilità, compresso tra i timori di inflazione, a noi favorevoli, e la ripresa economica, supportata dagli interventi delle banche centrali a sostegno di una ripresa minata dalla incertezza dello sviluppo di varianti del Covid-19.

L’attività della società però riguarda l’intermediazione, e ha intenzione di mantenere la marginalità a livelli soddisfacenti attraverso un0oculata gestione operativa. Il terzo trimestre ha già beneficiato della ripresa degli scambi, e si stanno affiancando altri canali di vendita a quelli tradizionali.

L’emergenza sanitaria non è ancora superata, anche se la campagna vaccinale ne ha ridotto la pericolosità ed è possibile guardare al futuro con maggiore ottimismo, anche se resta difficile fare previsioni sulla prossima evoluzione del mercato.

L’elevata patrimonializzazione della società permette comunque di attraversare tranquillamente queste incertezze, e fornisce una solida base per i prossimi sviluppi.

Nei prossimi mesi la gestione si concentrerà nello sviluppo di azioni dirette verso i principali operatori finanziari, con accordi con istituti bancari e società di intermediazione, e con il mondo della consulenza finanziaria, per aumentare il business tradizionale.

Il conto lingotto sta completando positivamente la fase di operatività iniziale. È in corso di completamento la fase d collegamento con un importante istituto di credito, formando un modello di integrazione informatica e contrattuale che potremo replicare anche con altri intermediari.

Nei prossimi mesi sarà valutata la possibilità di moltiplicare le potenzialità tramite l’affiancamento del Conto Lingotto ad altre aziende Fintech già affermate e che abbiano caratteristiche compatibili.

Inoltre, la società proseguirà nello sviluppo dei rapporti e nell’integrazione con il canale bancario e con il mondo della consulenza finanziaria, per ampliare la clientela più tradizionale.

Con lo sviluppo del business tradizionale e l’allargamento del target di riferimento del Conto Lingotto, la società si auspica che le difficoltà legate alla pandemia possano ritenersi ragionevolmente superate e proseguire il percorso di sviluppo.

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