Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha ceduto lo 0,2%, in linea con il principale indice di Milano (-0,2%), sovraperformando il corrispondente indice settoriale europeo (-1,1%).
L’azionario globale archivia gli ultimi tre mesi con una lieve perdita, dopo un rally di cinque trimestri consecutivi. Pesa la prospettiva di un graduale ritiro degli stimoli monetari, in un contesto incerto a causa di diversi fattori, quali la variante delta, le pressioni inflazionistiche, i problemi nella supply chain e nel settore energetico. A ciò si sommano i rischi provenienti dalla Cina, legati alle possibili ricadute sul sistema finanziario della crisi del colosso immobiliare Evergrande e alla stretta regolamentare del governo. Dall’altra parte, il sentiment beneficia delle rassicurazioni delle banche centrali sulla natura transitoria dell’aumento dei prezzi e dell’accordo tra Repubblicani e Democratici per evitare lo shutdown governativo negli Usa.
Per quanto riguarda le Big Cap, Inwit ha chiuso gli scambi a +0,2%. Seduta debole per Atlantia che ha ceduto lo 0,7%.
Poco mosso anche il resto del settore, con Rai Way a +0,8% e Autostrade Meridionali a +0,7%.