Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore media:
Giornata contrastata per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% e il Ftse 100 lo 0,6%, mentre il Dax cede lo 0,1%. A Wall Street, il Nasdaq arretra dell’1,4%, lo S&P 500 dello 0,6% e il Dow Jones dello 0,1%.
Il cda di Mediaset (+0,5%) ha deciso all’unanimità di proporre all’assemblea, che sarà convocata per il prossimo 25 novembre, la modifica della denominazione della società in MfE-MediaforEurope e l’introduzione di una struttura azionaria a doppia categoria.
Netflix (-2,3%) ha alzato il costo dell’abbonamento mensile in Italia per il piano standard, che passa da 11,99 euro a 12,99 euro, e per quello premium, che sale da 15,99 euro a 17,99 euro. Resta però ferma la tariffa base, offerta ai clienti a 7,99 euro al mese. Lo si apprende da fonti di stampa.
Frances Haugen, ex ingegnere informatico addetto ai dati di Facebook (-3,8%), in un’intervista esclusiva sulla Cbsandata in onda al programma “60 Minutes”, ha accusato il gigante dei social media di dare ripetutamente la priorità al profitto rispetto alla repressione dei discorsi di odio e disinformazione, e ha detto che i suoi avvocati hanno presentato almeno otto denunce alla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti.
Haugen ha affermato che, dopo le elezioni presidenziale del 2020, il social media avrebbe allentato la censura dei messaggi d’odio e i contenuti che disinformavano sul risultato elettorale, favorendo la diffusione dei messaggi sui presunti brogli. Lo si apprende da fonti di stampa.
Riguardo Instagram, l’ingegnere ha sostenuto che impatta in modo drammatico sulle adolescenti: “Una ricerca realizzata da Facebook dice che le giovani donne che seguono contenuti legati al disordine alimentare, più seguono questi temi e più entrano in depressione. E questo porta a usare Instagram di più”, ha aggiunto Haugen nell’intervista.
Un dirigente di Facebook ha detto in un’intervista alla CNN che la società non crede che il suo servizio di social media sia un contributore primario alla polarizzazione politica che è diventata diffusa negli Stati Uniti. Il vice presidente della politica e degli affari globali della società, Nick Clegg, ha però riconosciuto che la piattaforma della società può servire come un canale per i discorsi di odio e disinformazione.
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha chiesto venerdì a un giudice federale in Florida di chiedere a Twitter (-4,3%) di ripristinare il suo account, che la società ha rimosso a gennaio citando un rischio di incitamento alla violenza. Trump ha presentato una richiesta di ingiunzione preliminare contro Twitter nella Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Sud della Florida, sostenendo che la società di social media è stata “costretta” dai membri del Congresso degli Stati Uniti a sospendere il suo account.
Lo si apprende dalla stampa, secondo cui Trump avrebbe chiesto un’ingiunzione preliminare, spiegando che Twitter “esercita un grado di potere e di controllo sul discorso politico in questo Paese che è incommensurabile, storicamente senza precedenti e profondamente pericoloso per aprire un dibattito democratico”.
L’accordo di broadcasting tra MSG Networks e Comcast (-0,6%) è scaduto il 30 settembre. Questo significa che i clienti del New Jersey e del Connecticut hanno perso l’accesso alle prossime partite dei Rangers e dei Knicks. Comcast ha detto che gli spettatori di MSG erano estremamente bassi e che MSG sta chiedendo troppi soldi per portare il canale. MSG ha detto che vuole un accordo con Comcast che è coerente con gli accordi che ha con altri broadcaster.