I primi sei mesi del 2021 sono stati ancora condizionati dall’onda lunga della pandemia, con un rallentamento di produzione e ordini soprattutto nel primo trimestre. Gli ultimi mesi hanno però visto una progressiva ripresa dell’order intake, che al 30 settembre ha raggiunto i 30 milioni superando già l’intero valore del 2020. Dati che consentono di prevedere un 2021 in deciso miglioramento rispetto allo scorso anno, con l’obiettivo di tornare sui livelli pre-Covid nel 2022. Osai ha inoltre realizzato il primo Bilancio di sostenibilità, confermando l’importanza che da sempre ricoprono le tematiche ESG all’interno della strategia aziendale.
“Siamo soddisfatti dell’operato della società nel primo semestre 2021, all’interno di un contesto influenzato negativamente da cause esterne al di fuori del nostro controllo, portando a un risultato netto in lieve perdita”.
Così commenta l’Amministratore delegato di Osai, Fabio Benetti, l’andamento dei primi sei mesi dell’esercizio, sottolineando come l’incertezza dei mercati abbia fortemente condizionato la pianificazione degli ordinativi che solamente a partire dal secondo trimestre si è sbloccata in maniera stabile.
Nel complesso, la raccolta ordini del primo semestre 2021 si è attestata a 16,7 milioni, leggermente inferiori al livello del primo semestre 2020 (17,7 milioni) e del primo semestre 2019 (17,6 milioni).
Dato che ha risentito soprattutto della debolezza del primo trimestre dovuta – spiega l’Ad – al dilatarsi delle tempistiche decisionali dei grandi gruppi multinazionali impegnati ad affrontare i postumi della crisi pandemica e alla transizione ecologica dell’auto verso l’elettrificazione, a cui si sono aggiunte la crisi dei microchip e le difficoltà nel reperimento delle materie prime che minacciano le produzioni in diversi settori.
Un trend che ha però evidenziato un progressivo miglioramento negli ultimi mesi, con un order intake a fine settembre pari a 29,5 milioni, già superiori al livello dell’intero esercizio 2020 pari a 27,5 milioni.
“Siamo sempre stati ottimisti e i risultati oggi lo dimostrano poiché il mercato è sempre stato molto dinamico e fortemente interessato ai nostri prodotti. Il livello di richiesta di offerte si è mantenuto su livelli molto alti e la raccolta ordini al 30 settembre, pari a circa 30 milioni, rappresenta un risultato record mai raggiunto in passato”.
“Siamo soddisfatti di come vediamo il presente e vivremo il futuro: siamo convinti che le scelte strategiche e gli investimenti fatti in capitale umano ed innovazione siano l’unica possibilità per una crescita organizzata e programmata, come definito nel 2018”.
I risultati del primo semestre: la frenata del 1Q pesa sulla bottom line
Nonostante un contesto ancora impattato dall’onda lunga della pandemia, nei primi sei mesi dell’anno Osai ha registrato ricavi in crescita del 14,1% a 12,7 milioni, con una quota export salita al 91% dall’83% di fine 2020.
A livello di singoli business, la divisione Elettronica (14% del fatturato 1H21) è stata trainata dalla ripresa del mercato del secondo trimestre, distinguendosi per il miglior incremento dell’attività di business per settore (+89%).
La divisione Semiconduttori (45% del fatturato 1H21), ha segnato un incremento del 12% con una forte e decisa crescita degli ordini influenzata dalla richiesta mondiale di semiconduttori.
La divisione Automazione (27% del fatturato 1H 2021) non ha subito battute d’arresto (+6%) nonostante gli ordinativi siano stati influenzati negativamente dall’incertezza dei mercati, portando a uno slittamento degli ordini alla fine del secondo trimestre.
La divisione Laser (4% del fatturato 1H21) ha evidenziato una contrazione del 63%, soffrendo l’assenza delle attività promozionali espositive, finalizzate all’ingresso sul mercato di nuovi clienti, in particolare nel Far East.
Infine, la divisione Service (10% del fatturato 1H21) ha visto non solo crescere, ma più che raddoppiare i ricavi consolidati (+126%), positivamente influenzata dalle difficoltà pandemiche, che hanno comportato una maggior richiesta di assistenza, attraverso interventi anche virtuali.
Il sopracitato ritardo nell’acquisizione ordini ha però comportato una diminuzione del valore della produzione del 4% a circa 14 milioni, e dell’Ebitda, sceso a 0,6 milioni (1,5 milioni nel 1H20), appesantito anche dagli investimenti sul personale.
Il semestre si è chiuso con un risultato netto negativo per 0,49 milioni, rispetto all’utile di 0,21 milioni al 30 giugno 2020. Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è diminuito a 10,54 milioni dagli 11,41 milioni al 31 dicembre 2020.
L’outlook 2021-2022
Lo scenario congiunturale ha comunque mostrato segnali di miglioramento, consentendo di prevedere per la seconda metà dell’anno una ripresa legata, tra l’altro, a un incremento degli ordinativi, confermato dall’andamento dei dati al 30 settembre.
“Le prospettive lasciano intravedere una costante diminuzione dell’incertezza presente nei mercati, accompagnata da un progressivo aumento degli investimenti, incentivati anche dalle misure di sostegno alla crescita, che avranno effetti positivi sull’economia nazionale e internazionale, ampliando le opportunità di sviluppo del business da parte del Gruppo in settori strategici quali Semiconduttori ed e-mobility”.
“L’obiettivo della Società per il 2021 è sempre stato quello di migliorare i risultati ottenuti nel 2020, consapevoli del fatto che il primo semestre dell’anno sarebbe stato ancora condizionato in maniera importante dagli effetti della pandemia” dichiara Benetti.
“Oggi osserviamo un trend in netto miglioramento delle condizioni di mercato, confermato dall’elevato livello di ordinativi raccolti nel secondo e terzo trimestre. Pertanto, siamo ottimisti sulla ripresa che nei prossimi mesi avrà un impatto positivo sui risultati dell’azienda”.
Osai conferma quindi la previsione che il 2021 sarà un anno migliore rispetto al 2020, attendendosi, qualora le condizioni legate alla pandemia dovessero continuare a migliorare, una crescita decisa nel 2022 con l’obiettivo di tornare sui livelli pre-pandemia.
Dall’alto lato, permangono le incertezze legate alle forniture di materiali a causa dello shortage sulla catena di fornitura del Gruppo, in particolare sulla componentistica elettronica, che impatterà sulle tempistiche delle consegne nei prossimi mesi.
“A tal proposito abbiamo curato a fine 2020 e inizio 2021 l’approvvigionamento dei componenti più strategici al fine di garantire la massima continuità produttiva acquistando parti standard elettroniche sia dai nostri abituali fornitori che attraverso rivenditori in tutto il mondo”.
“È evidente – prosegue il Ceo – che tale problematica globale impatterà di sicuro nell’ultimo periodo dell’anno, con possibili slittamenti temporali di consegne, fatturato e incassi, salvaguardando però il valore della produzione”.
Le stime degli analisti
Nonostante i ritardi nelle consegne causati dalle difficoltà dei primi mesi dell’anno e lo shortage di materie prime, KT&Partners mantiene un outlook positivo sottolineando il buon recupero degli ordini degli ultimi mesi, che garantisce una buona visibilità sul secondo semestre.
Per il 2021, la boutique finanziaria stima un valore della produzione in crescita dell’11% a 34,1 milioni, con una marginalità (Ebitda margin/VoP) in lieve flessione al 10,2% (10,9% nel 2020) complici anche i maggiori costi del personale in seguito ai recenti investimenti.
Per i prossimi cinque anni, invece, il valore della produzione è atteso in aumento a un Cagr 2020-2025 del 23,7% raggiungendo gli 89 milioni nel 2025, accompagnato da un progressivo miglioramento della redditività fino al 16,4%.
MidCap Partnes, invece, sottolinea come Osai abbia al momento il backlog più alto degli ultimi tre anni pari a 19 milioni, rispetto ai 16 milioni di fine 2019, con un’entrata ordini al 30 settembre di 29,5 milioni vicino ai livelli record pre-Covid.
Gli analisti hanno perciò mantenuto invariate le stime sul 2021, prevedendo vendite in crescita su base annua del 22% a 39,6 milioni, confermando le aspettative sulle potenzialità di lungo periodo della società grazie soprattutto alle opportunità nella divisione semiconduttori, nella produzione di macchine Silicon Carbide e nei progetti della circular economy (RE4M).
Il focus sulla sostenibilità
Nel corso del primo semestre, inoltre, la società ha realizzato il primo “Bilancio di sostenibilità 2020”, con l’obiettivo di comunicare ai propri stakeholder l’impegno verso le tematiche ESG, i risultati economici, sociali e ambientali generati dalla azienda nello svolgimento delle proprie attività.
“In Osai è sempre stata viva l’idea di promuovere un’impresa sostenibile, attenta ai temi ESG: la realizzazione del Bilancio di Sostenibilità 2020 ha consentito di evidenziare come le politiche d’impresa attuate dalla Società abbiano portato risultati molto positivi e consentito al Gruppo di crescere costantemente sia in termini economici (+11,2% la crescita media annua dei ricavi) che dal punto di vista delle risorse umane (+12,4% la crescita media annua dei dipendenti)”.
Un processo attraverso cui il management, in linea alle best practice aziendali, si è impegnato volontariamente a rendere conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse in modo da consentire ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l’Amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato.
Il Bilancio di Sostenibilità darà quindi l’opportunità di migliorare la gestione dei processi interni, conferendo ad Osai una più ampia visibilità ed una riconosciuta affidabilità proveniente dagli interlocutori esterni.
“Vogliamo raccontare come Osai svolga la propria attività non solo perseguendo il proprio business, ma anche impegnandosi concretamente in politiche che riguardano le persone, attraverso diritti, standard lavorativi e rapporti con la comunità civile; la governance, con comportamenti e politiche riguardanti i vertici dell’azienda e l’ambiente, tramite l’impatto che la propria attività d’impresa genera”.
“Così facendo siamo convinti che potremo soddisfare ampiamente le aspettative dei nostri stakeholders, rispettando gli standard dei rating ESG, quale garanzia di investimento sostenibile e responsabile per i nostri azionisti di oggi e di domani” conclude l’Ad Fabio Benetti.
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