Servizi Finanziari (-1,6%) – Partenza in ribasso per Exor (-2,6%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari avvia la settimana con un ribasso dell’1,6% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-0,7%), risentendo della frenata del comparto bancario (-1,1%) e facendo peggio del Ftse Mib (-0,6%).

Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, che dovrebbe partire entro la fine dell’anno e concludersi a metà 2022, a seguito della robusta crescita che stanno registrando gli Stati Uniti.

Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.

Lo stop del settore creditizio ha impattato anche sui titoli del risparmio gestito, tra i quali sul Ftse Mib prevalgono i realizzi su Azimut (-0,9%), che ha lanciato Azimut Marketplace.

Sul listino principale rallenta ancora Nexi (-2,6%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA e che sarebbe interessata all’euro digitale. In rosso Exor (-2,6%), che ha siglato una partnership nei giorni scorsi.

Sul Mid Cap tiene Cerved (0,0%), mentre rallentano doValue (-0,6%) e Banca Ifis (-5%). Qualche presa di beneficio su illimity (-0,4%), che resta sui massimi storici.

Sullo Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+2%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.