Carige e il suo azionista di riferimento (con l’80% del capitale), il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, avrebbero fornito rassicurazioni alla BCE sul fatto che la ricerca di un partner per una potenziale business combination sta proseguendo.
Lo si apprende da MF, secondo cui tra fine settembre e inizio ottobre la banca ligure e il suo socio di maggioranza avrebbero fatto arrivare questo messaggio alla Vigilanza, che nel corso dell’estate aveva chiesto un aggiornamento in merito all’iter per cercare un potenziale acquirente.
Inoltre, secondo quanto riporta il giornale, nelle interlocuzioni avvenute, l’istituto genovese avrebbe anche confermato la tenuta degli indicatori di liquidità e di capitale su base stand alone.
Il FITD mira a cedere la propria quota entro fine anno, assistita dagli advisor Deutsche Bank e Kpmg.
In data room ci sarebbero alcuni fondi di private equity (Apollo Global Management, Centerbridge e Bain). Anche Banco Bpm e Credem, secondo il giornale, avrebbero fatto il loro ingresso nella data room prima dell’estate ma hanno abbandonato il dossier. Contatti informali ci sarebbero stati con Bper e Crédit Agricole, che hanno avuto però un esito interlocutorio.
Il potenziale acquirente potrebbe beneficiare dell’agevolazione che prevede la conversione delle Dta in crediti di imposta solo se i board approvassero la business combination entro fine 2021.
Intorno alle 17:00 a Piazza Affari il titolo cede l’1,2% a 0,63 euro, proseguendo il trend negativo dell’ultimo periodo. L’indice di settore lascia sul terreno lo 0,4 per cento.