Eni ha presentato la 20a edizione della rassegna statistica energetica mondiale (World Energy Review).
Tra i punti fondamentalisi è affrontato il tema delle sfide che il settore energetico ha dovuto affrontare nel periodo di COVID-19, anno in cui ha subito la più grande contrazione dalla Seconda Guerra Mondiale.
Nel 2020 è crollata la domanda mondiale di petrolio (-9% rispetto al 2019), con il prezzo del brent sceso al livello più basso da oltre 15 anni e il WTI sceso sotto lo zero per un giorno per la prima volta nella storia. In relazione a ciò l’OPEC+ ha attuato tagli record alle produzioni di petrolio, che ne hanno portato a una riduzione del 6,5% nel 2020.
Per quanto riguarda il gas, dopo 10 anni di crescita la domanda di gas è diminuita, segnando una flessione dell’1,5% rispetto al 2019. Le aree che hanno maggiormente risentito di tale contrazione sono state Nord America (-4,1%), Russia (-3,2%) ed Europa (-2,6%), mentre la Cina ha registrato un incremento del 6,5%, confermandosi primo importatore globale.
In relazione all’energia rinnovabile, nel 2020 l’eolico ha quasi raddoppiato le sue installazioni rispetto all’anno precedente, con la Cina in testa (+65%), seguita dagli USA (+13%). L’energia solare ha invece raggiunto quasi lo stesso livello della capacità eolica, soprattutto grazie alle nuove numerose installazioni in Cina.

























