Esautomotin (Aim) – Decisa ripresa dei volumi e forte miglioramento della redditività nel 1H21

Il Gruppo ha archiviato il primo semestre 2021 con ricavi in forte crescita sia rispetto al 2020 sia al 2019, raccogliendo i frutti della politica commerciale anticiclica adottata dalla società negli ultimi anni. La forte ripresa dei volumi è stata accompagnata da un deciso aumento della redditività, con un miglior product mix e i maggiori prezzi di vendita che hanno compensato i rincari delle materie prime. Risultati che consentono di mantenere un outlook positivo per l’intero esercizio, pur in un contesto ancora penalizzato dalle tensioni a livello di supply chain, previste perdurare anche nella prima metà del 2022.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nel primo semestre 2021 anche alla luce della continuità della cospicua entrata ordini, in un trend iniziato a partire da settembre 2020 e che lascia presagire un outlook positivo per i prossimi mesi”.

Così commenta il Presidente di Esautomotion, Franco Fontana, l’andamento dei primi sei mesi dell’anno, sottolineando come “la dimensione della crescita sembra indicare un’inversione del trend negativo del mercato iniziato nel 2019 e culminato nel 2020”.

Nel periodo gennaio-giugno 2021, la società, attiva nel settore della componentistica meccatronica ad alta precisione per macchine industriali, ha realizzato ricavi per 13,9 milioni, in crescita del 70% rispetto al primo semestre 2020 e del 59% rispetto al primo semestre 2019.

Il forte aumento dei volumi è stato accompagnato da un deciso incremento della marginalità principalmente grazie a un miglior product mix che, insieme ai maggiori prezzi di vendita, ha più che compensato i rincari dei costi di acquisto della componentistica a causa dello shortage globale.

L’Ebitda è triplicato (+197%) a 4,06 milioni, con un Ebitda margin salito oltre il 29% (16,7% nel 1H20), valore che rappresenta l’obiettivo di lungo termine della società.

Il semestre si è chiuso con un utile netto di 2,5 milioni, pari a un incremento di oltre 6 volte rispetto al pari periodo 2020 e del +144% rispetto al primo semestre 2019.

I frutti della strategia anticiclica

A partire dal 2019, a fronte di una fase di calo del mercato, ulteriormente accentuata dalla crisi pandemica nel 2020, il Gruppo ha avviato una strategia finalizzata ad avere una minore correlazione con il ciclo economico.

“Negli ultimi due anni abbiamo investito molto nella crescita commerciale, riuscendo a mantenere costante il livello dei ricavi nonostante la contrazione del mercato, grazie all’acquisizione di nuovi clienti strategici e ad operazione di cross-selling verso i nostri clienti storici” spiega Fontana.

Una scelta che ha consentito un progressivo recupero dei ricavi a partire dalla seconda parte dello scorso anno, in un trend ulteriormente accelerato nei primi mesi del 2021 e che oggi vede il Gruppo crescere sia sui clienti storici sia su quelli recentemente acquisiti.

Alla generale ripresa del mercato, a cui il Gruppo ha affiancato una costante innovazione di prodotto, si è poi aggiunto il forte impulso agli investimenti dei governi centrali, che hanno contribuito a rafforzare il trend.

Inoltre, “il progressivo decoupling tra Cina e Occidente sta favorendo un parziale reshoring di alcune produzioni che potrebbe dare impulso a nuovi mercati alternativi alla Cina per future delocalizzazioni produttive da parte dei paesi occidentali, con conseguente crescita della domanda di macchine di automazione e quindi dei mercati CNC” aggiunge il Presidente.

Deciso miglioramento della redditività

Come detto, il forte aumento dei ricavi è stato accompagnato da un deciso miglioramento della redditività, grazie all’effetto della leva operativa e ai programmi di cost efficiency avviati negli scorsi anni.

La politica commerciale anticiclica adottata a partire dal 2019 per aumentare la penetrazione in clienti di grandi dimensioni aveva comportato, infatti, un allargamento del mix prodotto anche a elementi a minor valore aggiunto e l’espansione in mercati caratterizzati da marginalità minori, portando a un successivo recupero di redditività con la progressiva ripresa dei volumi.

“Quando abbiamo spinto la crescita in mercati importantissimi come Cina e Turchia si è scelto anche di fare qualche sacrificio in termini di margini sia per i costi connessi che per l’esigenza di proporre prodotti entry level a minor profittabilità” spiega Fontana.

“Una volta entrati in nuovi clienti strategici, talvolta anche di dimensioni molto grandi, è diventato naturale estendere la gamma offerta anche ai prodotti più tecnologici e profittevoli”.

Outlook 2021-2022

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, “l’attuale entrata ordini lascia prevedere un 2021 estremamente positivo e un 2022 in continuità con questo trend, seppure in un contesto caratterizzato dalle difficoltà nell’approvvigionamento di alcuni componenti e dai rincari sul loro costo”.

“Al netto di tali problematiche avremmo registrato tassi di crescita superiori – prosegue il Presidente di Esautomotion. “L’incremento dei prezzi delle materie prime è stato comunque compensato dalla capacità di trasferirli al mercato, anche grazie alla forte domanda”.

Le tensioni a livello di supply chain sono previste perdurare almeno fino alla metà del 2022, per poi assistere a un graduale rientro alla normalità con un riassorbimento del backlog delle consegne.

Il tutto senza contare il contributo di possibili operazioni di M&A, con il Gruppo intento a valutare opportunità di crescita per linee esterne, forte anche di una solidità finanziaria al 30 giugno 2021 vedeva una posizione finanziaria netta positiva per circa 9 milioni.

“Stiamo valutando opportunità di integrare e ampliare la gamma prodotti con l’obiettivo di aumentare le nostre dimensioni più velocemente, oltre a target in grado di aumentare il valore aggiunto della nostra offerta” conclude Fontana.

Le stime di KT&Partners

Nel suo ultimo studio del 5 ottobre, KT&Partners sottolinea il livello record di ordini di Esautomotion, lasciando però invariate le stime sulla top line per riflettere i possibili rallentamenti nella produzione e i ritardi nelle consegne causati dalle tensioni nella supply chain globale.

Per il 2021, la boutique finanziaria prevede ricavi in crescita del 37,8% a 24,4 milioni, migliorando le stime sulla redditività con un Ebitda atteso in aumento dell’85% a 6,6 milioni (5,4 milioni la precedente indicazione) e un Ebitda margin al 27% (20,1% nel 2020).

Per i prossimi anni, invece, il fatturato è stimato in crescita a un Cagr 2020-2023 del 17,8% raggiungendo i 28,9 milioni nel 2023, accompagnato da un progressivo miglioramento dell’Ebitda margin fino al 27,6% nel 2023 (26% la precedente indicazione).

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