Global Market Industrial – GE e GM insieme per creare una catena di fornitura di terre rare

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore industriale:

In ribasso le borse europee. Il Dax di Francoforte cede l’1,4%, il Ftse Mib l’1,3% e il Ftse 100 l’1,1%. A Wall Street il Dow Jones arretra dello 0,8%, lo S&P 500 lo 0,7%, e il Nasdaq dello 0,6%.

General Motors e la divisione delle energie rinnovabili di General Electric hanno siglato un memorandum d’intesa per lo sviluppo di una catena di approvvigionamento di terre rare e altri materiali necessari per i veicoli elettrici e la generazione di energia rinnovabile.

Nello specifico, le due società esploreranno nuove opportunità per migliorare la fornitura di materiali e magneti di terre rare pesanti e leggere, rame, acciaio elettrico, utilizzati per la produzione di veicoli elettrici e apparecchiature per le energie rinnovabili.

Le società si concentreranno sulla creazione di una catena di fornitura di produzione di magneti, rame e acciaio elettrico in Nord America e in Europa.

Le terre rare, gruppo di diciassette elementi chimici, sono metalli essenziali per realizzare prodotti di alta tecnologia. Sono essenziali per l’industria tecnologica ed elettronica, poiché vengono utilizzati per realizzare un’ampia gamma di prodotti di largo consumo come televisori, memoria del computer, batterie, telefoni cellulari, generatori di turbine eoliche. Inoltre le terre rare vengono utilizzate anche per la “tecnologia verde”, ovvero per pannelli fotovoltaici e auto elettriche.

Saint Gobain ha aumentato le sue aspettative sull’inflazione dei costi, a causa della crisi energetica europea, di oltre un terzo a circa 1,5 miliardi di euro per il 2021, affermando che trasferirà gran parte dell’impatto ai clienti.

La società francese prevede di compensare i prezzi record dell’energia facendo pagare di più per prodotti tra cui intonaco, coperture e materiali isolanti. Il forte aumento del prezzo per gas ed elettricità in Europa ha spinto Saint-Gobain ad aumentare le sue previsioni di
inflazione del 36%, con costi per 1,1 miliardi di euro solo nel secondo semestre.

Banca Akros ribadisce il rating neutral e il target price a 35,5 euro su Prysmian, dopo che un report sul comparto dei cavi di alimentazione ha stimato che a livello globale il settore potrà valere 262 miliardi di dollari entro il 2030 (143 miliardi di dollari nel 2020). In particolare, su Prysmian gli analisti prevedono una crescita dei ricavi ad un CAGR del 9,8% nel periodo 2020-2023.