Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore media:
Giornata in calo per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede l’1,4%, il Dax l’1,6% e il Ftse 100 l’1,2%. A Wall Street, lo S&P 500 arretra dell’1%, il Dow Jones dello 0,9% e il Nasdaq dello 0,8%.
L’ex dipendente di Facebook (-1,6%) Frances Haugen ha testimoniato davanti al Senato martedì, dicendo ai legislatori che devono intervenire per risolvere la “crisi” creata dai prodotti del suo ex datore di lavoro, secondo quanto riferisce la CNBC.
L’ex product manager di Facebook ha detto ai legislatori che il social media mette costantemente i propri profitti al di sopra della salute e della sicurezza degli utenti, che è in gran parte un risultato del design dei suoi algoritmi che indirizza gli utenti verso post ad alto coinvolgimento che in alcuni casi possono essere più dannosi.
Anche se non ha accusato i dirigenti di creare intenzionalmente prodotti dannosi, ha detto che alla fine il Ceo Mark Zuckerberg deve essere responsabile dell’impatto del suo business.
Ha proposto una soluzione per Facebook di cambiare i suoi algoritmi per smettere di concentrarsi sulla fornitura di post che creano più coinvolgimento e invece creare un feed cronologico di post per gli utenti di Facebook. Questo, ha detto, aiuterebbe Facebook a fornire contenuti più sicuri.
Il Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, martedì ha affrontato le affermazioni fatte da Frances Haugen, negando che l’azienda dia priorità ai profitti rispetto alla sicurezza degli utenti.
I commenti di Zuckerberg arrivano dopo quasi un mese di rapporti del Wall Street Journal che si sono basati su ricerche interne di Facebook fornite alla pubblicazione da Haugen, che ha lasciato la società di social media a maggio.
Il post di Zuckerberg arriva dopo che Haugen ha trascorso martedì mattina a Capitol Hill a testimoniare davanti ai senatori di entrambi gli schieramenti sui problemi che la società di social media crea per la società.
Haugen ha poi affermato che un’opzione per rendere i social media meno dannosi sarebbe quella di creare un’agenzia di regolamentazione dedicata per sorvegliare le aziende come Facebook, e potrebbe avere ex lavoratori tecnologici nello staff.
L’interruzione di sei ore di Facebook di lunedì evidenzia le ripercussioni della dipendenza da pochi grandi attori e sottolinea la necessità di maggiore competizione nel settore. Lo ha affermato Margrethe Vestager, responsabile dell’Antitrust europeo.
Bank of America ha confermato la raccomandazione ‘buy’ su Facebook, con un target price di 425 dollari.
Cowen ha ribadito la raccomandazione ‘outperform’ su Netflix (-0,8%), indicando un target price di 650 dollari.
Il fornitore di servizi Internet sudcoreano SK Broadband ha citato in giudizio Netflix per pagare i costi dell’aumento del traffico di rete e dei lavori di manutenzione a causa dell’aumento degli spettatori dei contenuti dell’azienda statunitense. La mossa arriva dopo che un tribunale di Seoul ha detto che Netflix dovrebbe “ragionevolmente” dare qualcosa in cambio al fornitore di servizi internet per l’utilizzo della rete. Lo si apprende da fonti di stampa.
Netflix esaminerà la richiesta di SK Broadband, e cercherà il dialogo ed esplorerà i modi per lavorare nel frattempo con SK Broadband per garantire che i clienti non siano colpiti.