Mercati – Finale negativo per Milano (-1,3%) ed Europa, focus su energia e occupazione Usa

Tornano le vendite sulle borse europee, dopo il parziale recupero della seduta precedente. A Piazza affari il Ftse Mib archivia gli scambi in calo dell’1,3% a 25.605 punti, sottotono come il Ftse 100 di Londra (-1,1%), il Cac 40 di Parigi (-1,3%), il Dax di Francoforte (-1,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,7%).

Arretrano, oltreoceano, anche Dow Jones (-1%), S&P500 (-0,8%) e Nasdaq (-0,5%) dopo i dati Adp di settembre sui nuovi impieghi nel settore privato negli Stati Uniti (568 mila), superiori alle attese (430 mila). Laddove il job report in uscita venerdì confermasse la crescita dell’occupazione, diventerebbe più probabile l’annuncio del tapering da parte della Fed nel mese di novembre.

Sullo sfondo permangono le preoccupazioni per il rally delle commodities, solo parzialmente attenuate dall’apertura di Putin ad aumentare le forniture di gas all’Europa. Intanto, Draghi ha annunciato un accordo di massima tra i 27 membri dell’UE su un ruolo centrale della Commissione Europea come acquirente comune di riserve energetiche per conto dei Paesi.

Il rialzo dei prezzi energetici fa temere che le pressioni inflazionistiche possano perdurare più del previsto e indurre le banche centrali a ritirare anticipatamente gli stimoli monetari, rallentando la ripresa economica. Il Fondo Monetario Internazionale, invece, ha previsto che l’inflazione torni ai livelli pre-covid entro metà 2022, ammettendo però il rischio di un’accelerazione. Negli Usa preoccupa anche lo stallo nelle discussioni sul tetto del debito.

Sul Forex l’euro/dollaro perde terreno fino a quota 1,154 mentre il cambio fra biglietto verde e yen resta poco mosso a 111,4.

Tra le materie prime, arretrano le quotazioni del greggio con il Brent (-1,6%) a 81,2 dollari al barile e il Wti (-1,7%) a 77,6 dollari al barile, dopo l’aumento oltre le attese delle scorte statunitensi emerso dai dati dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, si segnala la risalita dei rendimenti dei Treasuries che ha visto i titoli decennale e trentennale toccare i massimi da giugno. Lo spread Btp-Bund si attesta a 107 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,89%.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap evidenziano le maggiori perdite Tenaris (-4,3%), Saipem (-4,2%) e Cnh (-3,8%). In controtendenza Nexi (+0,7%), Moncler (+0,4%) e Amplifon (+0,4%).