Il Governo spagnolo starebbe valutando di non rendere esecutiva la riforma, approvata a settembre, che per ridurre l’impatto del caro-energia su famiglie e aziende, tra le misure prevede una riduzione temporanea per sei mesi dei “profitti eccessivi” di cui le “centrali non emettitrici di CO2” – quali quelle nucleari, idroelettriche e alcuni parchi eolici – stanno beneficiando grazie all’aumento dei prezzi elettrici provocato dal rincaro del gas.
E’ quanto emerge da indiscrezioni di stampa riportate da Il Sole 24 Ore, che aggiungono che la formula prevedrebbe un taglio del prezzo ai consumatori da tradursi per le società in una riduzione dei guadagni di 2,6 miliardi fino al prossimo marzo, quando si ipotizza che le tensioni nel mercato globale del gas saranno superate.
La vice-presidente per la Transizione Ecologica, Teresa Ribera, avrebbe convocato a partire da ieri un giro di incontri con i responsabili delle principali utilities spagnole – Endesa, Iberdrola e Naturgy – per trattare sulla questione e trovare una soluzione.
Indiscrezioni stampa che ieri alla Borsa di Madrid hanno risollevato il settore utility, con Endesa che ha guadagnato il 4,3% e Iberdrola il 7%, a fronte del +2,1% riportato dall’Ibex 35.