Global Markets Banche – Société Générale (-0,6%), 3.700 esuberi dopo integrazione Crédit du Nord

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore banche:

Giornata senza direzione precisa per le borse europee: il Ftse Mib avanza dello 0,2%, mentre il Dax e Ftse 100 cedono lo 0,4%. A Wall Street, Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq limitano i guadagni al decimo di punto percentuale.

Société Générale (-0,6%) taglierà 3.700 posti di lavoro tra il 2023 e il 2025 nell’ambito dell’integrazione del suo network retail con Crédit du Nord, con la nuova banca risultante dalla fusione che punta ad avere 25.000 dipendenti al 2025. La fusione “non comporterà uscite obbligatorie”, si legge in una nota, e i tagli avverranno principalmente tramite l’esodo naturale (stimato in 1.500 l’anno all’anno fino al 2025), come il pensionamento, le dimissioni o l’eliminazione di una posizione.

Annunciata a settembre 2020, dalla fusione nascerà un’unica banca con una rete di filiali, una sede centrale e un sistema informatico al servizio di quasi 10 milioni di clienti. La rete unificata avrà circa 1.450 filiali nel 2025 e il raggruppamento delle filiali non comporterà l’uscita da nessuna città. Sotto il profilo giuridico, la fusione sarà efficace il 1° gennaio 2023, mentre la fusione IT verrà conclusa durante la prima metà del 2023.

Domani il board di JP Morgan (-0,6%) approverà i conti del terzo trimestre 2021.

Una serie di nuove leggi texane che mirano a punire le banche di Wall Street per aver preso posizione su questioni come il controllo delle armi e il riscaldamento globale sta frenando il business della finanza pubblica di Goldman Sachs (-0,1%), riporta Bloomberg.

Goldman sta seguendo Citigroup (-0,1%) e JP Morgan nel sospendere tale attività in Texas, ha aggiunto Bloomberg. Anche Bank of America (-0,1%) non ha assunto alcun nuovo affare di obbligazioni municipali nello Stato dallo scorso 1° settembre, quando le nuove leggi sostenute dai repubblicani sono entrate in vigore.