Mercati – Apertura in rosso per l’Europa tra crisi energetica e timori Cina

Apertura in ribasso per le borse europee, in un mercato preoccupato per i rischi legati alla elevata inflazione, alimentata dall’aumento dei prezzi dell’energia, e in attesa dell’inizio della nuova stagione delle trimestrali.

A Milano il Ftse Mib cede l’1,2% in area 25.600 punti. In rosso anche l’Ibex 35 di Madrid (-1,3%), il Dax di Francoforte (-1,2%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%) e il Ftse 100 di Londra (-1,1%).

L’azionario globale sembra faticare a scrollarsi di dosso i timori che l’inflazione, alimentata dalla crisi energetica e dalle difficoltà nella supply chain, limerà gli utili aziendali e il recupero dell’economia.

L’inizio della nuova stagione delle trimestrali, con i risultati delle grandi banche americane questa settimana, sarà quindi un test importante per la fiducia degli investitori, oltre a fornire maggiori indicazioni sulla direzione dei mercati da qui a fine anno.

Ad appesantire il sentiment dei mercati contribuiscono, inoltre, le preoccupazioni provenienti dalla Cina, con l’ulteriore stretta del governo sulle banche e sul settore finanziario e l’intensificarsi della crisi Evergrande.

Ieri il colosso immobiliare ha mancato il suo terzo round di pagamenti di interessi sui bond nelle ultime tre settimane, alimentando i timori sul rischio default e sulla minaccia di un contagio all’intero settore real estate cinese.

Il tutto mentre gli operatori si preparano a un imminente riduzione degli stimoli monetari da parte della Federal Reserve, in attesa che il report sull’inflazione Usa in uscita domani fornisca ulteriori segnali sulle possibili tempistiche del tapering e di eventuali rialzi dei tassi di interesse.

Intanto sul Forex il biglietto verde rifiata leggermente nei confronti delle altre valute, dopo i recenti guadagni. Il cambio euro/dollaro risale a 1,157 in attesa in mattinata dell’indice Zew tedesco di ottobre, mentre il dollaro/yen viaggia in area 113.

Tra le materie prime in lieve ribasso le quotazioni del greggio che si mantengono comunque oltre quota 80 dollari, con il Brent (-0,1%) a 83,6 dollari e il Wti (-0,2%) a 80,3 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 105 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,92%, in attesa oggi delle aste del Mef di Bot annuali per 6 miliardi.

Tornando a Piazza Affari, in rosso in particolare Tenaris (-1,9%), Interpump (-1,9%), Cnh (-1,9%), Moncler (-1,6%), Stm (-1,5%) e Buzzi Unicem (-1,5%).