Mercati – Europa contrastata, Ftse Mib (+0,2%) a un soffio dai 26.000 punti

Altra seduta incerta per le borse europee, mentre a Wall Street viaggiano poco distanti dalla parità Dow Jones, S&P500 e Nasdaq. A Milano il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 25.990 punti, lievemente positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%). Arretrano invece il Dax di Francoforte (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e  il Ftse 100 di Londra (-0,2%).

Sui mercati restano vivi i timori per le pressioni inflazionistiche, alimentate dal rally delle commodities e dalle difficoltà nella supply chain, che rischiano di frenare ulteriormente la ripresa economica. Pesano anche le preoccupazioni legate alla crisi del colosso immobiliare cinese Evergande e alla stretta del governo di Pechino sulle banche e sul settore finanziario.

Il Fondo Monetario Internazionale ha diffuso il World Economic Outlook aggiornato, rivedendo al ribasso (-0,1%) la stima di crescita dell’economia globale nel 2021, al 5,9%. In rialzo invece le proiezioni relative all’eurozona (da 4,6% a 5% nel 2021, confermato il +4,3% nel 2022) e all’Italia (da 4,9% a 5,8% quest’anno, confermato il +4,2% per il prossimo). Il Pil statunitense è atteso a +6% nel 2021 (da +7%) e a +5,2% nel 2022, quello cinese rispettivamente a +8% e +5,6%.

Nei prossimi giorni l’attenzione si focalizzerà sulle trimestrali delle società statunitensi e sui dati americani relativi a prezzi al consumo e vendite al dettaglio, che potrebbero fornire maggiori indicazioni sulle tempistiche di avvio del tapering da parte della Fed.

Intanto, in Europa, è stato diffuso l’indice Zew sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi, in diminuzione per il quinto mese consecutivo ad ottobre (22,3 punti).

Sul Forex, l’euro/dollaro è in lieve calo a 1,154 mentre il cambio fra biglietto verde e yen riprende a salire toccando quota 113,7.

Tra le materie prime scambiano poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,4%) a 83,3 dollari e il Wti (flat) a 80,4 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 101 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,92%. Il Tesoro ha collocato Bot annuali per 6 miliardi con rendimento stabile a -0,474%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate si mettono in luce Prysmian (+3,55%), Diasorin (+2,7%) e Saipem (+2,4%) mentre arretrano Stm (-1,6%), Tenaris (-1,6%) e Moncler (-1,1%).