Radici (Aim) – CFO Sim conferma giudizio “Buy” e tp a 2,5 euro (up side 57,7%)

CFO SIM ha confermato il target price sul titolo Radici a 2,50 euro, prezzo che incorpora un potenziale upside del 57,7% rispetto al prezzo di chiusura di 1,59 euro di venerdì 8 ottobre, mantenendo il giudizio “Buy”.

Sulla base dei risultati del 1H21 e della conferma della guidance da parte della società, gli analisti di CFO SIM hanno lasciato invariate le stime precedenti, specificando come le stesse siano allineate a quelle fornite nella guidance aziendale, che prevede una crescita implicita della top line del 7% nel 2H21.

CFO SIM per il 2021 prevede ricavi pari a 47 milioni, Ebitda di 2,2 milioni (con un margine del 4,7%) e una perdita netta di 1,3 milioni. Per il 2022-2023 le stime prevedono: ricavi per 56,5 milioni nel 2022 e per 65 milioni nel 2023; Ebitda a 4,5 milioni nel 2022 e a 6,4 milioni nel 2023 (con un margine rispettivamente del 7,9% e del 9,8%); utile di 1,4 milioni nel 2022 e di 3,3 milioni nel 2023.

I ricavi del 1H21 sono cresciuti del 12,6% a/a, raggiungendo 21,8 milioni di euro. Il primo semestre dell’anno è stato caratterizzato da un 1Q debole, ancora profondamente colpito dalla pandemia, mentre il 2Q ha mostrato i primi primi segni di ripresa in quasi tutte le divisioni. Il segmento Marine ha consuntivato vendite in calo del 26,4% a 1,4 milioni, scontando il temporaneo rinvio del refitting delle navi da crociera da parte degli armatori a causa del forte rallentamento del mercato delle crociere.

La divisione “Residential & Contract” ha totalizzato ricavi per 10,6 milioni, in crescita del 6,4%. Il segmento “Sport” è cresciuto del 25,4% a 5,4 milioni di euro, grazie alla crescente domanda di superfici in erba artificiale. La business unit “Automotive” ha registrato un fatturato di 4,4 milioni di ricavi, in crescita del 38,3%. Nonostante la performance positiva nel 1Q, il settore Automotive è previsto completamente bloccato nella seconda parte dell’anno a causa della scarsità di alcune componenti e del calo della domanda.

L’Ebitda è più che raddoppiato a 0,8 milioni, con un’incidenza sul fatturato salita al 3,7% (+180 punti base), mentre l’Ebit ha ridotto la perdita operativa a 0,73 milioni da -1,1 milioni nel primo semestre 2020.

Il periodo si è chiuso con un risultato netto negativo di 1,09 milioni, rispetto alla perdita di 1,04 milioni al 30 giugno 2020. Il risultato del primo 1H20 risultava positivamente influenzato da proventi finanziari straordinari non ricorrenti per 0,4 milioni, non verificatesi nel 1H21. Escludendo le voci non ricorrenti, la perdita netta è diminuita di quasi il 25% su base annua.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato leggermente a 20,63 dai 19,95 milioni al 31 dicembre 2020.

Infine, si ricorda che il budget 2022 sarà presentato alla comunità finanziaria il prossimo 11 novembre.

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