Friulchem – Faro puntato sul mercato veterinario con nuovi prodotti e servizi

Positivo il primo semestre 2021 di Friulchem che si è chiuso con un fatturato aumentato del 25,9% a 9,4 milioni, trainato dalle vendite della BU veterinaria (+59%). Numeri in crescita anche a livello di Ebitda, balzato a 0,5 milioni dai precedenti 28mila euro, mentre torna positivo l’Ebit per 0,1 milioni (deficit di 0,4 milioni a fine giugno 2020) e la perdita finale si riduce a 56 mila euro (0,4 milioni al 30/6/20). L’AD Disma Giovanni Mazzola ha commentato: “Sono molto soddisfatto dei risultati conseguiti nel primo semestre 2021 anche in considerazione dell’incertezza tuttora esistente sui mercati”. Nonostante il perdurare del consolidamento delle vendite della BU Veterinaria, i vertici non elaborano previsioni per l’esercizio in corso”. Positiva la view di CFO Sim che conferma le stime per l’anno in corso e per gli esercizi successivi e mantiene il giudizio Buy sul titolo.

Modello di Business

Friulchem opera a livello internazionale nella ricerca, sviluppo e produzione conto terzi (CDMO) di semilavorati e prodotti finiti contenenti principi attivi farmaceutici e integratori alimentari, con particolare specializzazione nel drug delivery per il settore veterinario.

La società è una delle poche CDMO in Europa focalizzata nel trattamento delle penicilline e caratterizzata da una forte attività di ricerca e sviluppo, con laboratori certificati UE.

Il modello di business è costituto da due distinte business unit:

  • Veterinaria dedicata prevalentemente alla lavorazione di principi attivi per la produzione di semilavorati e prodotti finiti (granuli o polverio di integratori alimentari;
  • Umana dedicata sia alla ricerca e sviluppo di Dossier di farmaci equivalenti e genericabili sia alla fornitura del farmaco generico ai clienti licenziatari.

Ultimi avvenimenti

Friulchem prosegue nell’internazionalizzazione con il closing dell’acquisizione, il 2 luglio scorso, tramite la controllata FC France SAS, per l’acquisto del ramo d’azienda, comprendente il sito produttivo di Magny-en Vexin, della società francese Virbac SA, tra le principali multinazionali del settore veterinario, quotata alla borsa di Parigi, per un corrispettivo di 4,8 milioni. Contestualmente FC France e Virbac hanno firmato un accordo commerciale decennale che disciplina la fornitura a quest’ultima di tutti i prodotti realizzati ad oggi nello stabilimento.

“Questa operazione si inserisce nel nostro quadro strategico che vede tra i propri pilastri la crescita per linee esterne, come peraltro già annunciato in fase di Ipo, e lo sviluppo di prodotti a nome Friulchem in campo veterinario”, ha commentato Disma Giovanni Mazzola, AD di Friulchem.

Inoltre, a giugno Friulchem ha ottenuto le certificazioni Food Safety System Certification (FSSC) 22000 per la preparazione di miscele per additivi in polvere e compresse masticabili per il benessere degli animali, e FAMI-QS, per la commercializzazione di specialty feed ingredients e produzione di loro miscele. 

Conto economico  

La società segnala che, FC France non essendo operativa al 30 giugno 2021 non impattava sul consolidato, pertanto, il confronto tra i due semestri viene effettuato sui dati economici della sola capogruppo. 

Premesso ciò, nel primo semestre 2021Friulchem ha conseguito ricavi saliti a 9,4 milioni, in aumento del 25,9% rispetto all’anno precedente, nonostante il periodo sia stato condizionato dal perdurare dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, soprattutto nel primo trimestre.

L’EBITDA si è attestato a 0,5 milioni rispetto ai precedenti 28mila euro con il relativo margine salito al 4,9% da 0,3% del primo semestre 2020. Dinamica che ha beneficiato dell’aumento del fatturato dei prodotti veterinari che hanno marginalità più alta rispetto a quelli umani. A ciò si aggiunge, per quanto riguarda la Business Unit Umana, l’aumento delle vendite dei prodotti con dossier farmaceutico e la riduzione delle vendite dei prodotti commerciali con marginalità molto bassa.

L’EBIT è stato positivo per 0,1 milioni in miglioramento rispetto al deficit di 0,4 milioni al 30 giugno 2020.

Gli oneri finanziari netti sono aumentati a 0,1 milioni dai precedenti 40 mila euro, variazione che riflette essenzialmente il pagamento di tutte le rate dei finanziamenti bancari a medio lungo termine, a differenza del primo semestre 2020 nel quale la società aveva richiesto la moratoria per Covid.

Il periodo si è chiuso con perdita netta di 56mila euro, in calo dell’87,3%.

Breakdown ricavi

Dalla disanima dei ricavi emerge il positivo apporto della Business Unit Veterinaria il cui fatturato è balzato del 59% a 5,4milioni (57,3% del totale), dinamica riconducibile principalmente all’aumento delle produzioni per i clienti storici della società.

Sostanzialmente stabili a 4 milioni (42,7% del totale)i ricavi della Business Unit Umana. A seguito del differente andamento delle proprie componenti. L’aumento per circa 1 milione dei prodotti venduti con dossier farmaceutici proprietari (Fosfomicina ed Acarbose in primis) e le milestone per i progetti di sviluppo per circa 0,4 milioni, hanno assorbito la riduzione di circa 1 milione nelle vendite di prodotti commercializzati (principalmente il Prednisolone). 

Stato patrimoniale

Si premette che il 2021è il primo esercizio di redazione del bilancio consolidato a seguito della costituzione di FC France. I dati al 30 giugno non sono confrontabili con i dati quelli al 31 dicembre 2020 riferiti alla sola capogruppo.

L’indebitamento finanziario netto consolidato cifra in 1,9 milioni(1,1 milioni al 31 dicembre 2020), valore sul quale FC France impatta per circa 0,7 milioni. Il patrimonio netto è pari a 10,6 milioni (10,4 milioni al 31 dicembre 2020).

Outlook

La società allo stato attuale non formula previsioni sulla chiusura dell’esercizio, “nonostante permanga in essere un processo di consolidamento delle vendite della BU Veterinaria”.

Tuttavia, spiega l’organo amministrativo, “la solidità patrimoniale e finanziaria della società garantisce, una larga autonomia finanziaria che consente di proseguire con determinazione nelle scelte operative e nell’implementazione delle strategie di sviluppo del business”.

“Pertanto, la società, potendo contare anche su un mercato di riferimento in continua crescita, può proseguire nel programma di penetrazione commerciale mirato ad una crescita organica su tutte le attuali linee di business i cui risultati, pur rimanendo ampiamente alla portata di Friulchem, potranno subire differimento temporale”.

Sul fronte dei “numeri” CFO Sim (Nomad), nello studio del 28 settembre 2021, confermale stime e ritiene che il gruppo sia sulla “buona strada per raggiungere i target previsioni per fine 2021”.

Gli analisti per fine 2021 stimano uno sviluppo dei ricavi consolidati del 28,3% a 21,5 milioni, incorporando una crescita organica del 2% unita al consolidamento del nuovo stabilimento produttivo in Francia dal partire da luglio. Crescita attesa anche nel biennio successivo con ricavi in progressivo aumento fino a superare 29 milioni nel 2023 (Cagr 2020-23:+20,5%).

Gli stessi proiettano per fine 2021 l’Ebitda a 1,5 milioni (0,6 milioni nel 2020), per poi attestarsi a 2,6 milioni a fine periodo previsionale (Cagr 2020-23: +59,8%), quale risultato di una struttura dei costi sostanzialmente stabile e dello sfruttamento di alcune economie di scala grazie ai crescenti volumi di vendita. Allo stesso modo, stimano un progressivo incremento dell’Ebit, atteso positivo per 0,3 milioni a fine 2021 (negativo per 0,3 milioni nel 2020) per raggiungere 1,4 milioni nel 2023.

Il 2021 è atteso in sostanziale pareggio mentre è previsto l’utile nel biennio successivo rispettivamente pari a 0,3 milioni e 0,7 milioni.

Nel periodo gli esperti prevedono investimenti cumulati per 5 milioni, principalmente connessi all’acquisizione dello stabilimento francese nel 2021. Di conseguenza, si attendono un aumento dell’indebitamento finanziario netto a 3,2 milioni per fine anno per poi scendere progressivamente fino a 2,3 milioni al termine del triennio.

Borsa

Nelle ultime 52 settimane il titolo Friulchem ha registrato un rialzo superiore al 11%, dopo aver toccato un minimo a 0,962 euro (27 ottobre 2020) e un massimo a 1,475 euro (15 dicembre 2020) per poi oscillare tra 1,12 e 1,35 euro fino al prezzo attuale in area 1,2.

Le potenzialità del titolo restano elevate con CFO Sim che assegna un target price di 1,80 euro, prezzo che incorpora un upside potenziale di circa il 49%. 

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