Media – Nielsen: investimenti pubblicitari flat ad agosto, +21,3% nei primi otto mesi 2021

Dalla lettura dei dati Nielsen emerge che investimenti pubblicitari ad agosto hanno registrato un andamento stabile rispetto allo stesso mese del 2020, portando il totale dei primi otto mesi del 2021 a +21,3%.

Non considerando la raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti ‘Over The Top’ (OTT), il periodo gennaio-agosto evidenzia una crescita del 21,9%.

“Con il mese di agosto il mercato pubblicitario torna agli stessi valori del 2019, +0,1% sul periodo gennaio-agosto 2019. È stato recuperato completamente quanto perso nei primi otto mesi del 2020”, spiega Alberto Del Sasso, Managing Director di Nielsen.

Relativamente ai singoli mezzi, la TV ha segnato -9,4% ad agosto e chiude i primi otto mesi a +28,1%. Per quanto riguarda la stampa, i quotidiani che ad agosto salgono del 3,1% (+6,3% negli otto mesi) mentre i periodici calano dell’11,8% (+1,7% nel periodo cumulato).

La radio ha registrato un -9,1% ad agosto (+14,3% nei primi otto mesi).

Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nei primi otto mesi dell’anno chiude con un +20,8% (+24,3% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet).

Per quanto riguarda l’andamento dell’Out of home nei primi otto mesi, sono risultati ancora in calo il Transit (-18,4%). In positivo l’Outdoor (+8%), la GO TV (+5,7%) e il direct mail (+9,6%). I fatturati del cinema non sono disponibili.

Sono 9 i settori merceologici in crescita a agosto dal punto di vista degli investimenti, il contributo maggiore è portato da media ed editoria (+43,8%) e dai servizi professionali (+27,1%). In significativa riduzione ad agosto invece gli investimenti di automobili (-44,6%), telecomunicazioni (-26,9%) e farmaceutici/sanitari (-14,5%).

Relativamente ai comparti con una maggiore quota di mercato, Nielsen evidenzia, nel periodo gennaio/agosto, l’andamento positivo di distribuzione (+47,4%), alimentari (+13,9%), automobili (+22,4%), farmaceutici (+7,7%), bevande/alcoolici (+24,9%).