Mattinata dall’andamento non univoco per le borse europee, con il FTSE Mib di Milano in area 25.991 punti (+0,0%). Il Dax di Francoforte guadagna lo 0,7%, il Cac40 di Parigi lo 0,3% mentre l’Ibex35 di Madrid e il FTSE100 di Londra cedono rispettivamente lo 0,3% e lo 0,2%.
Le attenzioni del mercato sono rivolte all’uscita nel primo pomeriggio dei dati sui prezzi al consumo Usa di settembre, che dovrebbero evidenziare ancora alti livelli di inflazione, oltre che sulle minute del Fomc attese in serata. In attesa di conoscere i dati definitivi, il consensus degli analisti evidenzia una crescita dei prezzi al consumo dello 0,3% su base mensile e del 5,3% su base annua.
La stagione delle trimestrali oltreoceano, che sarà avviata in giornata da JP Morgan, permetterà di avere le prime indicazioni sul come la pressione sui prezzi possa limare gli utili societari. Spunti fondamentali per comprendere lo stato di salute e di ripresa economica, in un momento in cui la crescita sta rallentando e le banche centrali si stanno preparando a ridurre lo stimolo pandemico.
Sempre con riferimento al mercato statunitense, ieri sera Bloomberg ha indicato una probabile riduzione dei target di produzione 2021 dell’iPhone 13 per Apple a causa del prolungato shortage di chip, riaccendendo i timori sui problemi di supply chain conseguenti alla pandemia.
Nel frattempo il Fondo monetario internazionale ha anche avvisato il rischio di un rapido e improvviso declino dell’azionario globale, nonché tagliato leggermente le stime di crescita del Pil mondiale per l’anno in corso, lasciando invariate quelle per il 2022.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro viaggia in area 1,1557 e il dollaro/yen a 113,56. Tra le materie prime in lieve ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,3%) a 83,09 dollari al barile e il Wti (-0,4%) a 80,34 dollari al barile. Oro in rialzo a 1.768 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 106 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,89%.
Tornando a Piazza Affari, denaro su Nexi (+2,9%), Recordati (+1,9%) e Moncler (+1,7%). In coda Unipol (-1,6%) e Saipem (-2%).