Oil & Gas (-0,2%) – Acquisti su Saipem (+2,4%)

Chiusura fiacca per le borse europee, in un mercato che continua a monitorare i timori legati alle pressioni inflazionistiche, alimentate dalla crisi energetica, in attesa oggi del report sui prezzi al consumo Usa.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,2% a 25.990 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,2%, rispetto al -0,7% del corrispondente indice europeo.

Le quotazioni del greggio consolidano i guadagni delle ultime sedute, con il Wti oltre quota 80 dollari e il Brent in area 84 dollari, in scia alle attese che la crisi energetica dall’Asia all’Europa continuerà a sostenere la domanda.

La carenza di gas naturale e carbone in vista della stagione invernale continua, infatti, a spingere la domanda, alimentando la necessità di carburanti alternativi per la generazione di energia come i prodotti petroliferi.

Al rialzo dei prezzi contribuisce inoltre l’approccio cauto dell’Opec+ nel reimmettere sul mercato le forniture interrotte dopo lo scoppio della pandemia, decidendo di attenersi ai piani di ripristinare gradualmente la produzione piuttosto che aumentare rapidamente l’offerta.

Tra le big del comparto bene Saipem (+2,4%), mentre ha chiuso in calo Tenaris (-1,7%). Ritraccia leggermente Eni (-0,3%), dopo essersi riportata sopra quota 12 euro per la prima volta dallo scoppio della pandemia.

La società del cane a sei zampe è sta comunque indicata tra le most-preferred stocks tra le oil major europee da parte di Morgan Stanley, che ha sottolineato come Eni abbia costantemente sottoperformato negli ultimi anni ma la sua attuale policy di distribuzione dei dividendi e i progetti per vendere o quotare parte del business Retail&Renewables rendono l’outlook interessante.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni ancora in calo Saras (-1,5%), mentre ha in positivo Maire Tecnimont (+0,8%).