CFO Sim ha rivisto al ribasso il target price sul titolo Siti B&T a 3,20 euro da 4,20 euro, prezzo che incorpora un potenziale upside del 3,9% rispetto al prezzo di chiusura di 3,1 euro di ieri 12 ottobre, abbassando il rating da “Buy” a “Neutral”.
Sulla base dei risultati e delle prospettive al 30 giugno 2021, gli analisti di CFO SIM hanno rivisto le stime precedenti considerando principalmente: l’aumento degli ordini previsti; l’effetto sulla redditività dell’aumento dei costi delle materie prime e della logistica; l’aumento del capitale da funzionamento a causa di problemi nelle consegne di materiali e attrezzature.
Per il 2021 CFO SIM prevede ricavi per 188,5 milioni (in precedenza 175,2 milioni); Ebitda a 16,9 milioni (16,4 milioni nella stima precedente), con un margine del 9% (9,4% in precedenza); utile netto di 2 milioni (1,7 milioni nella precedente stima).
Per il 2022 e il 2023 le stime aggiornate indicano ricavi pari a 197,6 milioni nel 2022 e 205,7 milioni nel 2023 (in precedenza rispettivamente 194,3 e 202,3 milioni); Ebitda 17,6 milioni nel 2022 e 18,6 milioni nel 2023 (in precedenza 19,5 e 20,3 milioni), per un margine dell’8,9% nel 2022 e del 9% nel 2023 (in precedenza entrambi stimati al 10%); utile di 2,5 milioni nel 2022 e di 3,7 milioni nel 2023 (in precedenza 4,5 e 5,7 milioni).
Nei primi sei mesi del 2021, Siti B&T ha realizzato ricavi per 81,6 milioni, in crescita del 71,7% rispetto al primo semestre 2020 e del 32% rispetto al risultato pre-pandemia del primo semestre 2019.
Come per gli esercizi precedenti, data la stagionalità degli ordinativi, i ricavi registrati nel primo semestre non sono proporzionali a quanto realizza il Gruppo annualmente.
L’Ebitda si è attestato a 3,8 milioni, rispetto al deficit di 1,9 milioni al 30 giugno 2020 e di 1,2 milioni al 30 giugno 2019. A causa alla stagionalità del business, la marginalità del Gruppo si svilupperà, come di consueto, principalmente nel secondo semestre quando verranno fatturati gli ordini in corso.
Il semestre si è chiuso con una perdita di 2,2 milioni, in netto calo rispetto alla perdita netta di 7,3 milioni al 30 giugno 2020.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 75 milioni da 54,8 milioni al 31 dicembre 2020, evidenziando però una riduzione di oltre 18 milioni rispetto ai 93,3 milioni al 30 giugno 2020.
Al 30 giugno si registra un aumento fisiologico dell’indebitamento netto a sostegno del capitale di funzionamento per la produzione degli ordini che dovranno essere consegnati e fatturati nel secondo semestre. Tuttavia, nel 2021 il dato migliora rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
Infine, gli analisti sottolineano che “in un semestre ancora colpito dalla pandemia, Siti B&T ha continuato a investire in ricerca e sviluppo per sviluppare nuove soluzioni tecnologiche in grado di stimolare la domanda, contribuire a rafforzare la ripresa e preservare la posizione competitiva del gruppo. Questo atteggiamento è proseguito dopo un 2020, quando oltre 60 persone sono state coinvolte nel dipartimento R&D e sono stati spesi più di 5,0 milioni (di cui 2,3 milioni capitalizzati) in attività di ricerca e sviluppo, pari al 3,5% dei ricavi”.