Il Ftse Italia Banche termina con un calo dell’1,3% e tenendo meglio dell’analogo indice europeo (-2%), frenando anche il Ftse Mib (-0,1%).
Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, che dovrebbe partire entro la fine dell’anno e concludersi a metà 2022, a seguito della robusta crescita che stanno registrando gli Stati Uniti.
Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
In questo scenario, con lo spread rimasto sotto i 105 pb, sul comparto bancario sono prevalse le vendite.
Sul Ftse Mib rallentano UniCredit (-2,3%), in attesa dell’esito delle trattative con il Tesoro per Mps e Bper (-1,7%), al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A.
Sul Mid Cap sottotono Mps (-0,8%), in attesa degli sviluppi relativi al negoziato Tesoro-UniCredit e che ha unito corporate e private banking. Male Carige (-2,6%), aspettando novità sulla cessione della quota di controllo.
Sullo Small Cap lettera su Banca Profilo (+0,2%), in attesa di novità sulla vendita della partecipazione di maggioranza.