Oil & Gas (-1%) – Ritracciano le big

Chiusura per lo più positiva per le borse europee con Milano frenata da bancari e petroliferi, mentre i dati sull’inflazione Usa hanno confermato le persistenti pressioni sui prezzi in un mercato che guarda all’inizio della stagione delle trimestrali di Wall Street.

A Piazza Affari il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,1% a 25.958 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -1%, rispetto al -0,4% del corrispondente indice europeo.

Nel suo report mensile, l’Opec ha rivisto al ribasso le stime sui consumi per quest’anno a 5,8 milioni di barili al giorno, rispetto ai 5,96 milioni dell’indicazione precedente, principalmente a causa dei dati effettivi inferiori alle attese per i primi tre trimestri e nonostante le buone previsioni sulla domanda per gli ultimi mesi del 2021.

Il presidente russo Vladimir Putin, invece, ha dichiarato che i prezzi potrebbero raggiungere i 100 dollari al barile, ribadendo inoltre che Mosca è pronta a sopperire alla carenza di gas in Europa.

Intanto, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea) ha avvertito che il mondo non sta investendo abbastanza in energia per raggiungere lo scale necessario ad evitare forti aumenti nei prezzi di combustibili fossili e i cambiamenti climatici.

In un report a poche settimane da un importante summit sul clime noto come COP26, l’Iea ha sottolinea che gli investimenti in energia green come quella solare ed eolica sono inferiori a quanto necessario per impedire il riscaldamento globale.

Al tempo stesso, la spesa in carburanti fossili è insufficiente a sostenere un’ulteriore crescita della domanda di petrolio, gas naturale e carbone, alimentando il rischio di future nuove turbolenze sui mercati.

Tra le big del comparto in rosso Eni (-1,3%), Tenaris (-1,3%) e Saipem (-2,1%). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni vendite su Maire Tecnimont (-0,6%) e Saras (-2,2%).