illimitHER, programma nato per promuovere la cultura STEM e ispirare i giovani, soprattutto le ragazze, a intraprendere strade coraggiose e alternative negli studi e nel lavoro, ha ricevuto il premio Premio Aretè 2021 per la comunicazione finanziaria responsabile.
Il Premio Areté viene assegnato ogni anno per far conoscere al mondo business, progetti e personalità che si sono distinti per l’efficacia e l’impatto della comunicazione sui temi della responsabilità sociale e della sostenibilità.
Lanciato a luglio 2020, illimitHER è ormai giunto al dodicesimo appuntamento che si terrà il prossimo 16 novembre e vedrà protagoniste due illimiters, Andrea Gojakovic, data science & modelling manager, e Carolina Rey Bedon, digital strategy & UX design specialist.
Le due illimiters interverranno all’interno della 4 Weeks 4 Inclusion promossa da TIM per spiegare come sfruttare i dati, la tecnologia, la user experience e la condivisione di idee per un nuovo modo di pensare e disegnare servizi bancari all’avanguardia.
In poco più di un anno, il progetto ha dato vita a un ecosistema aperto di partnership che coinvolge già 20 associazioni attive sui temi della formazione delle nuove generazioni, innovazione, editoria e Diversity&Inclusion.
Il programma ha visto la partecipazione di 15 role model under 35 provenienti dal mondo STEM, dando l’opportunità a oltre 8.000 giovani di mettersi in contatto e confrontarsi con le professionalità scientifiche incarnate da glaciologhe, astrofisiche, esperte di blockchain e intelligenza artificiale, divulgatrici della scienza, designer della user experience e così via.
Isabella Falautano, direttrice comunicazione e sostenibilità di illimity, ha commentato: “Siamo molto orgogliosi di ricevere questo importante riconoscimento per illimitHER. Abbiamo fatto un bellissimo percorso, dando visibilità a role model che potessero essere fonte di ispirazione per le ragazze, e i ragazzi, a non porsi limiti nel costruire il proprio futuro.
Siamo riusciti a ispirare già oltre 8.000 giovani e crediamo fortemente nella forza della contaminazione culturale e nell’importanza di promuovere la cultura STEM per rimuovere gli stereotipi culturali che allontanano le ragazze dai percorsi di studio nelle materie tecnico-scientifiche”.