Leonardo – Titolo in rialzo (+1,2%) dopo crollo in scia ai rumors su difetti forniture Boeing

Il titolo Leonardo è in rialzo dell’1,2% a 6,7 euro a Piazza Affari, rispetto al +0,6% del Ftse Mib, dopo averso perso oltre il 7% nella giornata di ieri.

Le vendite sul titolo sono scattate dopo che Boeing e la FFA (US Federal Aviation
Administration) hanno comunicato che alcune parti in titanio del jet 787 Dreamliner sono state prodotte impropriamente nel corso degli ultimi tre anni. I componenti in oggetto includono raccordi che aiutano a fissare la trave del pavimento in una sezione della fusoliera, così come altri raccordi, distanziali, staffe e clip all`interno di altri sistemi.

Secondo la FAA il problema di qualità non pregiudica la sicurezza immediata dei voli, ma resta da chiarire se ciò imponga dei richiami, mentre gli aerei non ancora consegnati saranno rilavorati secondo le necessità.

Secondo le indiscrezioni circolate ieri, le forniture sarebbero da ricondursi al gruppo guidato da Alessandro Profumo Profumo, che in una nota diffusa ieri sera ha precisato che la questione riguarda il subfornitore Manufacturing Processes Specification.

Leonardo ha specificato che il subfornitore Manufacturing Processes Specification, qualificato anche da Boeing, è sotto indagine da parte della magistratura in un processo in cui Leonardo risulta parte lesa e che pertanto non si assumerà potenziali oneri a riguardo. Inoltre Leonardo ha fatto sapere che “Manufacturing Processes Specification non è più fornitore di Leonardo”.