Il Gruppo mira a confermare la propria leadership globale nei settori delle macchine per il caffè e della cottura e preparazione dei cibi, attraverso una strategia orientata ad una crescita sostenibile di lungo periodo. Per il triennio 2021-2023, la società ha rafforzato il piano di investimenti dedicati all’innovazione di prodotto, all’ampliamento della capacità produttiva e alla comunicazione e marketing, con l’obiettivo di cogliere tutte le opportunità offerte dal mercato. Dopo il forte sviluppo del recente passato, per il prossimo futuro il management prevede un’ulteriore espansione del business, senza contare il contributo di eventuali ulteriori operazioni di M&A.
- L’Amministratore delegato, Massimo Garavaglia, illustra le priorità strategiche
- La crescita nel segmento delle macchine per il caffè
- La food preparation e l’espansione geografica
- Gli investimenti in comunicazione e marketing
- Il track record di successo nell’M&A
- I risultati del primo semestre 2021
- Lo scenario del business per il prossimo biennio
- Guidance del Gruppo e consensus degli analisti
La priorità fondamentale di De’ Longhi rimane il focus sulla crescita dopo gli importanti risultati raggiunti negli ultimi anni, sostenuti da un solido trend di medio periodo ed ulteriormente accelerati dalla rinnovata centralità dei prodotti della home experience come conseguenza della pandemia.
Il Gruppo punta a rafforzare la propria leadership globale nel settore delle Small Domestic Appliances, con particolare attenzione alle categorie di prodotto core quali le macchine per il caffè e gli elettrodomestici per la cottura e la preparazione dei cibi.
Un’espansione che continuerà ad essere sostenuta da forti investimenti dedicati all’innovazione e all’ampliamento della capacità produttiva, oltre a proseguire gli sforzi in comunicazione e marketing con l’obiettivo di rafforzare la propria leadership globale.
A tal proposito, a settembre la società ha lanciato la sua prima campagna globale che vede Brad Pitt come nuovo Ambassador del marchio De’ Longhi nel caffè, con l’obiettivo di rafforzare la propria strategia di lifestyle branding a livello internazionale cogliendo le opportunità di un settore dalle forti potenzialità.
Il tutto accompagnato da un miglioramento del profilo di marginalità nel medio periodo, mantenendo una solida struttura finanziaria e una forte capacità di generare cassa che garantisce le risorse necessarie allo sviluppo atteso.
Una potenza di fuoco che consente di affiancare all’espansione organica eventuali acquisizioni, valutando operazioni di M&A come potenziali acceleratori della crescita organica fermo restando il focus sulla coerenza in termini di core business e sulla creazione di valore.
E dopo aver chiuso il primo semestre 2021 con un incremento dei ricavi del 60% a 1,43 milioni e un Ebitda adjusted più che raddoppiato a 251 milioni, per l’intero 2021 il management prevede Il fatturato crescere a cambi costanti ad un tasso che si colloca nella parte alta del range 28% – 33%, accompagnato da un ulteriore miglioramento della redditività rispetto allo scorso anno.
L’Amministratore delegato, Massimo Garavaglia, illustra le priorità strategiche
“Espansione delle categorie di prodotto dove deteniamo una forte leadership, continuare lo sviluppo internazionale con un focus particolare su Asia e Nord America, proseguire gli investimenti in innovazione e comunicazione”.
Sono queste, ricorda l’Amministratore delegato di De’ Longhi, Massimo Garavaglia, le priorità strategiche per lo sviluppo sostenibile del Gruppo, in linea al piano presentato al mercato lo scorso marzo.
“Obiettivi che confermano un percorso di espansione in continuità con gli importanti risultati raggiunti nel recente passato, che testimoniano la solidità dei trend di medio periodo dei nostri segmenti di riferimento e la capacità di resilienza e flessibilità dimostrate dall’azienda”.
“Uno sviluppo sostenuto dai continui investimenti in innovazione di prodotto e in comunicazione e marketing, con un impegno crescente del gruppo in una fase storica di grandi mutamenti nei mercati e nei comportamenti dei consumatori verso i temi della nutrizione e del well-being”.
Il tutto con la proiezione di un miglioramento della redditività grazie a una politica di salvaguardia dei margini operativi e mantenendo una solidità finanziaria che consente di affrontare con fiducia le sfide future, senza dimenticare la possibilità di affiancare allo sviluppo organico eventuali opportunità di M&A.
La crescita nel segmento delle macchine per il caffè
“La crescita nel comparto caffè rimane una priorità fondamentale, con particolare attenzione allo sviluppo delle categorie delle superautomatiche e delle manuali alto di gamma”.
In particolare, il Gruppo si attende una prosecuzione del forte trend di crescita del segmento delle macchine per il caffè, già principale motore degli importanti risultati realizzati fino ad oggi raggiungendo oltre il 50% del fatturato complessivo.
“Siamo leader globali nelle macchine per il caffè espresso domestiche e l’unico player con un’offerta completa in ogni sotto segmento di tale mercato” spiega l’Amministratore delegato di De’ Longhi.
L’ampio portafoglio prodotti ha permesso infatti alla società di guadagnare progressivamente quote di mercato, con una market share a livello globale (escludendo Usa, India e Cina, dove peraltro il caffè espresso è ancora un fenomeno di nicchia) di circa il 35% e un’offerta commerciale che si adatta alle specifiche esigenze dei consumatori nei diversi mercati.
“Questa tendenza è sostenuta dall’aumento della penetrazione del caffè espresso nel mondo delle bevande calde, oltre alla crescente popolarità dei prodotti più alto di gamma come le macchine superautomatiche” dichiara Garavaglia.
La food preparation e l’espansione geografica
Altra componente importate della crescita futura è rappresentata dal comparto dei prodotti per la preparazione dei cibi, nutrizione e cottura (circa il 30% del fatturato totale) che, soprattutto nell’ultimo anno, ha beneficiato della maggiore attenzione dei consumatori nei confronti dei prodotti legati alla “home experience”.
A livello geografico, De’Longhi intende consolidare la presenza nel continente europeo, mercato che genera più del 60% dei ricavi del Gruppo e in cui permangono significative opportunità sia nella regione occidentale che in quella orientale.
La società mira, inoltre, a una maggiore penetrazione nelle aree dove attualmente il Gruppo ha una presenza non pienamente espressa rispetto alle potenzialità del mercato, come l’Asia e il Nord America, con quest’ultimo che beneficerà anche del recente consolidamento e sviluppo di Capital Brands.
Gli investimenti in comunicazione e marketing
Le performance del Gruppo negli ultimi tre anni hanno beneficiato della scelta strategica di ampliare il budget dedicato alle attività di comunicazione e marketing, al fine di cogliere tutte le opportunità offerte dal mercato.
Un nuovo approccio annunciato nel 2019 con l’obiettivo di aumentare progressivamente gli sforzi a sostegno dei brand piuttosto che adottare una politica aggressiva sui prezzi, contribuendo ad una stabilizzazione e miglioramento del profilo di marginalità nel medio termine.
Tale strategia ha visto come ulteriore step il lancio a settembre di una nuova campagna di comunicazione globale che vede Brad Pitt come protagonista e nuovo Ambassador del marchio De’ Longhi nel caffè.
“Questa nuova campagna ha l’obiettivo principale di consolidare e sostenere lo sviluppo della leadership globale del Gruppo nel settore delle macchine da caffè espresso perché riteniamo che questo sia il momento giusto per un investimento importante sul brand De’ Longhi che rafforzi il posizionamento a livello internazionale e permetta ai mercati di cogliere ogni opportunità di crescita”.
Si tratta della prima campagna pubblicitaria a livello globale per il Gruppo, a conferma del forte impegno nello sviluppo del business delle macchine da caffè, tra i principali artefici della forte espansione degli ultimi anni, rappresentando oggi più della metà del fatturato della società.
“Crediamo che Brad Pitt sia l’ambasciatore perfetto per raccontare al mondo lo spirito del brand De’ Longhi: audace e internazionale ma allo stesso tempo sofisticato ed elegante, sensibile ai temi della sostenibilità e ad un lifestyle evoluto e contemporaneo” afferma Garavaglia.
Il track record di successo nell’M&A
Se da una parte De’Longhi rimane focalizzata sullo sviluppo organico del business, dall’altra non esclude eventuali opportunità di acquisizioni come possibili acceleratori della crescita e come potenziamento della leadership nei diversi settori e mercati.
Il Gruppo continua, infatti, a sondare ogni opportunità di espansione in geografie e/o categorie di prodotto che possano accelerare il trend di crescita, mantenendo fermo il focus sulla coerenza in termini di core business e sulla creazione di valore.
“D’altronde la posizione finanziaria netta largamente positiva lascia ampi spazi per operazioni straordinarie” sottolinea il Ceo, anche grazie una solida generazione di cassa in grado di garantire le risorse necessarie a finanziarie gli investimenti.
Nel piano presentato lo scorso marzo, le attese nell’arco del triennio 2021-2023 in merito alla generazione di cassa indicano un flusso, prima dei dividendi e di eventuali operazioni di M&A, attorno ai 250 milioni in media all’anno, anche grazie alla previsione di un potenziale miglioramento della profittabilità.
Il tutto potendo contare su un track record di successo nell’M&A, evidenziato negli ultimi 12 mesi dalle operazioni Capital Brands ed Eversys, quest’ultima consolidata nel Gruppo ad aprile di quest’anno.
A fine 2020, invece, De’Longhi ha concluso l’accordo per l’acquisizione di Capital Brands, azienda americana leader nel segmento dei personal blenders che ha rafforzato la presenza negli Stati Uniti, diventato così il primo mercato del Gruppo con un fatturato superiore a 500 milioni di dollari.
I risultati del primo semestre 2021
De’Longhi ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi e margini in forte crescita, a conferma della solidità del trend di medio termine del mercato e rafforzando ulteriormente la propria posizione di leadership nel settore dei piccoli elettrodomestici a livello internazionale.
Nel dettaglio, i ricavi sono aumentati del 59,7% a 1.431,8 milioni (+65,4% a cambi costanti), beneficiando anche del contributo delle neo-acquisite Capital Brand Holding ed Eversys per un totale di 119,9 milioni.
L’espansione del Gruppo a perimetro omogeneo sarebbe stata del 46,3% con un fatturato di 1.312,1 milioni (+50,8% a cambi costanti).
Tutte le principali aree geografiche hanno conseguito una crescita in termini di fatturato, rimarcando una performance double digit sia nel primo che nel secondo trimestre dell’anno. A perimetro omogeneo, l’Europa ha segnato un +49,8% a 906,5 milioni (+52,3% a cambi costanti), l’America un +38% a 156 milioni (+50,1% a cambi costanti), l’Area Meia un +124,9% a 100,7 milioni (+142% a cambi costanti) e l’Asia-Pacific un +11,5% a 148,8 milioni (+13,9% a cambi costanti).
L’Ebitda adjusted è più che raddoppiato a 251,4 milioni (230 milioni a parità di perimetro) con una marginalità al 17,6% (+510 punti base), mentre l’Ebit è più che triplicato a 209,4 milioni con un’incidenza sui ricavi al 14,6% (+710 punti base).
Il semestre si è chiuso con un forte incremento dell’utile netto, passato dai 43,1 milioni al 30 giugno 2020 a 180,8 milioni.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta riporta liquidità per 218 milioni, in diminuzione nel semestre rispetto ai 232 milioni al 31 dicembre 2020 dopo un flusso di cassa netto prima dei dividendi e delle acquisizioni positivo per € 196,2 milioni e un flusso in uscita per dividendi e acquisizioni (di Eversys) di totali 210,2 milioni.
Lo scenario del business per il prossimo biennio
La strategia delineata dal Gruppo ha posto le basi per una crescita sostenibile anche nei prossimi anni, in continuità con gli importanti risultati raggiunti nel recente passato nonostante le difficoltà poste dalla pandemia.
De’ Longhi, infatti, ha saputo cogliere da un lato il trend positivo del mercato, che ha visto un’accelerazione dei consumi nell’ambito domestico, riuscendo dall’altro a mitigare in buona parte l’incremento dei costi di trasporto e delle materie prime grazie alle maggiori efficienze produttive e ad una prudente strategia di aumento dei prezzi.
“L’attuale scenario macroeconomico internazionale pone sicuramente una serie di sfide destinate a cambiare le regole del gioco nei prossimi anni” dichiara l’Amministratore delegato della società.
“De’ Longhi ha dimostrato un’eccezionale resilienza in questi ultimi trimestri grazie ad una chiara visione strategica e ad una struttura organizzativa e industriale molto flessibile, incentrata sull’innovazione, sull’eccellenza produttiva e sul controllo della catena di creazione del valore”.
“Guardando al 2021, la performance del Gruppo è assolutamente coerente con gli obiettivi del piano. Tuttavia, lo scenario futuro è ancora di difficile lettura e non possiamo abbassare il livello di attenzione. Crediamo che la struttura del nostro core business si stia sviluppando su un trend positivo di lungo termine, senza però escludere momenti di volatilità derivanti da fattori esogeni”.
Tra questi, un esempio è rappresentato sicuramente dagli aumenti dei costi di alcuni fattori produttivi a causa delle difficoltà lungo le catene di fornitura globali legate agli effetti della pandemia.
“Riteniamo comunque che le leve a disposizione del Gruppo, in termini di pricing, mix ed efficienze produttive, siano in grado di controllarne e gestirne gli effetti”.
Guidance del Gruppo e consensus degli analisti
Dopo la forte crescita evidenziata nel primo semestre, per l’intero 2021 il management prevede ricavi (incluso il contributo di Capital Brands) in aumento a cambi costanti a un tasso che si colloca nella parte alta dell’intervallo del 28-33%, con un Ebitda adjusted in miglioramento rispetto allo scorso anno sia in valore assoluto che in percentuale del fatturato (Ebitda adjusted 2020 di 366,5 milioni, pari al 15,6% dei ricavi).
Il consolidamento di Eversys, inoltre, porterà circa ulteriori 2 punti percentuali di crescita dei ricavi e un adjusted Ebitda, in percentuale dei ricavi, in linea con il resto del Gruppo.
Previsioni condivise anche dagli analisti, che per il 2021 si attendono un incremento dei ricavi del 33,7% a 3,14 miliardi per poi salire a 3,2 miliardi il prossimo anno, con una redditività in termini di Ebitda adjusted allineata alla guidance rilasciata dal management.
Per quanto riguarda il prossimo triennio, “gli importanti obiettivi raggiunti nella prima metà del 2021 ci porteranno inevitabilmente ad aggiornare nei prossimi mesi il nostro piano industriale di medio termine, pur mantenendo in continuità le leve di crescita organica che strutturalmente avevamo identificato per i prossimi anni”.
Lo scorso marzo, la società aveva stimato per il 2021-2023 vendite in crescita a un Cagr a cambi costanti tra il 10% e il 12%, inclusivo dal 2021 della neo-acquisita Capital Brands e pari perciò ad una crescita mid to high single digit a parità di perimetro. Tale espansione del business si accompagna ad un miglioramento del margine Ebitda adjusted tra i 40 e i 100 punti base entro il 2023 rispetto al 15,6% raggiunto nel 2020.