Intermonte Partners Sim, holding di controllo di Intermonte Sim, ha concluso con successo il collocamento istituzionale finalizzato alla quotazione delle proprie azioni sul mercato Aim Italia.
L’offerta è stata sottoscritta da primari investitori istituzionali italiani ed esteri. La domanda al prezzo di collocamento è stata pari a circa 3 volte le 13.750.000 azioni (comprensive delle 13.062.500 azioni oggetto dell’offerta e delle ulteriori 687.500 azioni derivanti dall’opzione greenshoe) per un controvalore complessivo di circa euro 112 milioni e con una forte partecipazione di investitori esteri, pari al 40% circa dell’intera domanda.
Il prezzo di collocamento delle azioni di Intermonte è stato fissato a 2,80 euro per azione, con una conseguente capitalizzazione della aocietà pari a circa 101,3 milioni.
L’ammontare complessivo dell’offerta, considerando anche le azioni oggetto dell’opzione greenshoe, è pari a circa euro 38,5 milioni (circa 36,6 milioni prima dell’esercizio dell’opzione greenshoe).
A seguito dell’ammissione alle negoziazioni, la cui domanda è stata depositata presso Borsa Italiana il 14 ottobre 2021, il flottante di Intermonte realizzato attraverso il collocamento sarà pari a circa il 38% del capitale sociale in caso di integrale esercizio dell’opzione greenshoe (circa il 36,1% del capitale sociale prima dell’esercizio dell’opzione greenshoe).
Guglielmo Manetti, Ad di Intermonte, ha commentato: “Siamo estremamente soddisfatti della risposta degli investitori che hanno mostrato grande fiducia e apprezzamento nel nostro modello di partnership, che oggi ne esce rafforzato e pronto a cogliere nuove opportunità sul mercato.
Il nostro posizionamento come operatore di riferimento nel segmento delle PMI, la nostra forza patrimoniale e la diversificazione del nostro business saranno ulteriormente sviluppati grazie alla quotazione in Borsa.
L’Aim resta un primo passaggio: guardiamo allo Star come punto di arrivo per il futuro e alla crescita anche per linee esterne, in particolare nei servizi digitali e nell’investment banking”.
La società, gli azionisti venditori e il top management di Intermonte hanno assunto taluni impegni di lock-up per i primi 12 mesi su tutte le proprie azioni; inoltre, ciascun azionista titolare di azioni ordinarie rappresentanti più dell’1% del capitale sociale votante ha assunto un ulteriore impegno di lock-up, per i successivi 12 mesi, sul 50% delle azioni ordinarie dagli stessi possedute alla data di inizio delle negoziazioni.
Si segnala, altresì, che il top management (nelle figure di Guglielmo Manetti, Fabio Pigorini, Andrea Lago, Guido Pardini e Dario Grillo) e i soci fondatori (Alessandro Valeri e Gian Luca Bolengo) hanno sottoscritto un patto parasociale che prevede un lock-up di 36 mesi a partire dalla data di inizio delle negoziazioni, con riferimento a 7.700.000 azioni dagli stessi complessivamente conferite nel patto, pari al 24% circa delle azioni in circolazione, al netto delle azioni proprie, rappresentative del 21,3% circa del capitale sociale.
L’operazione di quotazione su Aim Italia di Intermonte è stata seguita da Intesa Sanpaolo (divisione IMI Corporate & Investment Banking), in qualità di Global Coordinator, Bookrunner e Specialist; Intermonte Sim in qualità di Co-Lead Manager; Bper in qualità di Nominated Adviser (Nomad). Lo studio legale Gatti Pavesi Bianchi Ludovici è il consulente legale della società, Legance – Avvocati Associati del Global Coordinator e del Nomad.
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