Obbligazioni – Salgono i tassi nel Vecchio Continente

Prima seduta della settimana caratterizzata da rendimenti obbligazionari al rialzo, in un contesto gravato dalla crisi energetica che sta alimentando le pressioni sui prezzi, mentre frena la crescita cinese.

Listini continentali in flessione con il Ftse Mib a -0,9%.

Gli operatori guardano con preoccupazione al rialzo dei prezzi energetici e all’inflazione elevata, mentre aumentano i segnali di una prossima riduzione degli stimoli monetari in diversi Paesi, tra cui Usa, Regno Unito, Nuova Zelanda e Australia.

Il tutto mentre il ritmo della ripresa economica resta disomogeneo. Dall’agenda macro sono giunti i dati cinesi sotto le attese sul Pil (+4,9% nel terzo trimestre) e la produzione industriale (+3,1% a settembre), mentre sono aumentate più del previsto le vendite al dettaglio (+4,4% a settembre). Attesi nel pomeriggio i numeri sulla produzione industriale degli Stati Uniti.

Tornando all’obbligazionario, ricordiamo che venerdì il Tesoro ha annunciato la quarta emissione del BTP Futura, l’unico Titolo di Stato destinato esclusivamente ai risparmiatori privati (cosiddetto mercato retail) e affini ed i cui proventi finanziano gli interventi adottati nel corso dell’anno per la ripresa economica del Paese.

Sarà possibile sottoscrivere BTP Futura dall’8 al 12 novembre salvo chiusura anticipata. Novità del quarto BTP Futura è la durata, pari a 12 anni, quindi più breve rispetto all’ultima emissione che aveva durata 16 anni.

Nel frattempo il decennale italiano rende lo 0,91% (+3 bp) con uno spread a 106 punti (+2 bp).

Oltreoceano il tasso del T-Bond si fissa all’1,60% (+3 bp), mentre sul forex il cambio euro/dollaro è in lieve calo a 1,159.