Leonardo Del Vecchio sarebbe pronto a rafforzarsi in Mediobanca, dove è primo socio con il 18,9% del capitale, e in Generali, dove la quota è pari al 5,49% del capitale.
Lo si apprende da il Sole 24 Ore, secondo cui in merito a Mediobanca. la posizione sarà portata a un soffio del 20% in modo automatico entro fine anno.
Per quanto riguarda Generali, invece, la maggiore presa sarà raggiunta con acquisti programmati e graduali. Il tutto con un obiettivo ben definito: consentire al patto di consultazione siglato con Francesco Gaetano Caltagirone e la Fondazione Crt, che oggi raggruppa il 13,28% del capitale, di salire, con il suo contributo, fino almeno al 18% circa della compagnia triestina.
Secondo quanto riporta il giornale, Del Vecchio sarebbe convinto della necessità di rivedere un sistema che sul fronte della governance e della rappresentanza degli azionisti nei board delle partecipate appare dal suo punto di vista indietro in confronto alla sua esperienza diretta.
Tornando a Mediobanca, l’imprenditore è stato autorizzato dalla BCE ad arrotondare la quota fino in prossimità del 20 per cento. Considerando che l’assemblea del prossimo 28 ottobre sarà chiamata a deliberare sull’acquisto, sull’alienazione e sull’annullamento delle azioni proprie senza riduzione del capitale, che entro fine 2021 riguarderà circa il 2,8% del capitale, di fatto Del Vecchio salirebbe al 19,45 per cento. Un ulteriore salita si materializzerà nel 2022, quando è previsto l’annullamento di un altro pacchetto di azioni proprie pari al 2,9% del capitale.
L’assemblea del 28 ottobre, inoltre, delibererà inoltre sulle modifiche alla governance, come richiesto anche da Delfin, la holding che fa capo a Del Vecchio, sulla modifica dello statuto volta all’eliminazione del vincolo sulla presenza dei manager in consiglio e su una maggiore rappresentanza delle minoranze nel board.
In riferimento a Generali, il fondatore di Luxottica punterebbe a riequilibrare i pesi nell’azionariato tra il suddetto patto e la stessa Mediobanca, che recentemente ha sottoscritto un contratto di prestito titoli sul 4,43% del capitale per salire al 17,25% dei diritti di voto in vista del rinnovo del cda, fissato nella primavera del 2022.
Secondo quanto riporta il quotidiano, le mosse di Del Vecchio sia in Mediobanca che in Generali sono state fatte allo scopo di sostenerne la stabilità. Nel caso della banca, l’imprenditore vorrebbe sostenerne la crescita, e, di conseguenza, il proprio investimento che l’imprenditore ha sempre indicato come finanziario. Nel caso di Generali, il fondatore di Luxottica, in linea con gli altri membri del patto, punta ad un’accelerazione della crescita dimensionale.
Intorno alle 09:55 a Piazza Affari i titoli Mediobanca viaggiano sulla parità a 10,17 euro, mentre i titoli Generali salgono dello 0,2% a 18,45 euro. Il Ftse Italia Banche cede lo 0,5%, mentre il Ftse Italia Assicurazioni viaggia flat.