Nell’ultima seduta il FTSE Italia Beni Immobili ha guadagnato l’1,9%, sovraperformando il corrispondente indice settoriale europeo (-0,3%) e il principale indice di Milano (+0,9%).
La stagione delle trimestrali ha momentaneamente alleviato i timori per la stagflazione, uno scenario caratterizzato da bassa crescita ed elevata inflazione. Gli operatori, tuttavia, continuano a monitorare le pressioni sui prezzi alimentate dalla crisi energetica e i problemi nella supply chain, in vista anche di un prossimo ritiro degli stimoli monetari da parte delle banche centrali. Sullo sfondo restano vivi i timori per la crisi del colosso immobiliare cinese Evergrande, a rischio default in caso di mancato pagamento di altri bond. Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati finali di settembre sull’inflazione dell’eurozona, che confermano un’accelerazione al 3,4% dal 3,0% di agosto, e quelli sui prezzi al consumo del Regno Unito (+3,1%), superiori per il secondo mese al target della BoE che a novembre deciderà sui tassi.
Tra i titoli del comparto, denaro su IGD (+4,5%), Gabetti (+2,1%) e AbitareIn (+2%). Quest’utlima si è assicurata accordi per l’acquisto di 7 nuove aree situate in zone strategiche di Milano, caratterizzate da alti tassi di crescita. AbitareIn consolida così la presenza in quartieri già presidiati, a vantaggio anche delle economie di scala del proprio business, oltre a rafforzare la leadership sul mercato milanese. Le 7 aree presentano una superficie commerciale di sviluppo di 73.700 mq, che consentirà la realizzazione di 800 appartamenti tipo, portando la pipeline di appartamenti in sviluppo a 3.400 unità (3.300 a fine in considerazione delle consegne in corso). Segnaliamo inoltre che l’acquisto sarà effettuato a un prezzo di carico mediamente inferiore a 550 euro/mq.