Mercati Asiatici – I timori su Evergrande (-12%) frenano i listini

Giornata perlopiù negativa per i principali listini asiatici dopo la seduta poco mossa ieri a Wall Street, con il focus che resta sulle trimestrali e sui problemi in capo al colosso del real estate Evergrande.

I segnali positivi che stanno emergendo dalla solida stagione delle trimestrali hanno contribuito a portare parzialmente in secondo piano, almeno per il momento, le preoccupazioni legate al rallentamento della ripresa economica, alle pressioni sui prezzi, alimentate dai costi energetici, e a una prossima riduzione del supporto da parte delle banche centrali.

Gli operatori continuano nel contempo a monitorare la questione dei debiti di alcuni sviluppatori immobiliari cinesi. Cresce l’attesa per il pagamento degli interessi scaduti sulle obbligazioni in dollari da parte di Evergrande.

Si avvicina infatti il 23 ottobre, data in cui finirà il periodo di grazia di 30 giorni per il colosso immobiliare, che rischia ora sempre più concretamente il default.

Inoltre, la trattativa con Hopson per il 51% della controllata Property Services si è arenata dopo che il governo principale del Guangdong non ha approvato la transazione. Il deal, secondo quanto riporta Reuters, sarebbe dovuto ammontare a 2,6 miliardi di dollari.

La stessa Evergrande ha annunciato la ripresa delle quotazioni alla Borsa di Hong Kong delle negoziazioni a partire da oggi (il titolo era sospeso dagli inizi di ottobre), avvertendo che potrebbe “non essere in grado di far fronte ai propri obblighi finanziari”. Il titolo è arrivato a cedere oltre il 12% dopo che l’accordo per vendere una quota di 2,6 miliardi di dollari nella sua unità di servizi immobiliari è fallito.

Le azioni cinesi viaggiano intorno alla parità con il rimbalzo delle azioni immobiliari e del carbone, dopo che le rassicurazioni dei funzionari hanno allentato le preoccupazioni sul settore immobiliare.

Il vice premier Liu He ha detto al Financial Street Forum di Pechino che i rischi complessivi nel mercato immobiliare sono controllabili, e il mercato immobiliare è sulla buona strada per un sano sviluppo, hanno riferito i media statali Xinhua.

Nel frattempo la banca centrale cinese continua ad immettere liquidità a breve termine (90 miliardi netti di yuan solo questa settimana), con l’obiettivo di mantenere la liquidità ragionevole e sufficiente nel sistema bancario.

Inoltre, il governo sta intervenendo sul mercato del carbone allo scopo di riportare i prezzi record del carburante all’interno di un “intervallo ragionevole”. Pechino sta provando a rilanciare la produzione per cercare di fronteggiare la peggiore crisi energetica dell’ultimo ventennio, cambiando rotta rispetto alla precedente intenzione di frenare l’uso del carbone.

Il listino giapponese è frenato dal rafforzamento dello yen.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro quota e il dollaro/yen . Tra le materie prime petrolio in frazionale calo con il Brent (-0,5%) a 85,38 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 83,17 dollari al barile. Oro a 1.787,25 dollari l’oncia (+0,1%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai guadagna lo 0,2% e Shenzhen cede lo 0,1%. Hong Kong a -0,9%.

In Giappone, Nikkei e Topix registrano lasciano sul terreno rispettivamente l’1,6% e l’1,1%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (0,0%) e S&P 500 (+0,4%), Dow Jones (+0,4%).