Mercati – Piazza Affari riduce la perdita ma resta leggermente negativa

Mattinata debole per le borse europee, con gli operatori sempre intenti a valutare le indicazioni provenienti dalla stagione delle trimestrali, l’elevata inflazione e le notizie provenienti dalla Cina.

Il Ftse Mib cede lo 0,2% in area 26.530 punti, poco sotto la parità come il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%). Flat il Dax di Francoforte, in rosso l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%). In lieve ribasso anche i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq dopo la chiusura contrastata di ieri, con focus sulle trimestrali.

I risultati corporate hanno alleviato, ma non cancellato, le preoccupazioni legate alle pressioni inflazionistiche, alimentate dalla crisi energetica, e al loro impatto sulla ripresa dell’economia. Da segnalare oggi l’avvio di un summit europeo a Bruxelles, incentrato sul rialzo dei prezzi dell’energia e del gas.

A ciò si aggiunge la prospettiva di una riduzione delle politiche monetarie ultra accomodanti da parte delle banche centrali, oltre ai rischi connessi alla crisi di Evergrande (tornata alle contrattazioni in borsa con un crollo del 12%) e alle potenziali ricadute sul settore immobiliare cinese.

In attesa dei commenti di Powell, attesi per domani, il membro della Fed Randal Quarles si è detto favorevole ad avviare il tapering dal prossimo mese, mostrando preoccupazione per la dinamica dell’inflazione che potrebbe richiedere una risposta dell’istituto di Washington. Ieri inoltre è stato diffuso il Beige Book della Fed, che evidenzia una crescita dell’economia tra “modesta” e “moderata” per via dei problemi nelle filiere, la mancanza di manodopera e le incertezze legate al Covid.

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,164 mentre il cambio tra biglietto verde e yen cala a 114,4, in attesa dei dati di oggi pomeriggio sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa.

Tra le materie prime arretrano le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,1%) a 84,9 dollari e il Wti (-0,8%) a 82,8 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund viaggia poco sotto quota 104 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,92%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano soprattutto Diasorin (+2,4%), Nexi (+1,4%), Stm (+1,1%) e le utilities. In calo invece Unipol (-1,7%), Unicredit (-1,5%) e Saipem (-1,4%).