Mercati Usa – Prevista apertura poco sotto la parità

I futures sull’azionario Usa cedono lo 0,2%, preannunciando una partenza negativa a Wall Street con gli operatori sempre intenti a valutare le indicazioni provenienti dalla stagione delle trimestrali, l’elevata inflazione e le notizie provenienti dalla Cina.

Ieri, il Dow Jones ha guadagnato lo 0,4% mettendo a segno un nuovo massimo storico, seppure solo intraday e non confermato in chiusura. In rialzo dello 0,4% e vicino al proprio record assoluto anche lo S&P 500, mentre il Nasdaq ha terminato invariato.

I risultati corporate hanno alleviato, ma non cancellato, le preoccupazioni legate alle pressioni inflazionistiche, alimentate dalla crisi energetica, e al loro impatto sulla ripresa dell’economia.

Tra le società dello S&P 500 che hanno già presentato i conti l’84% ha battuto le attese degli analisti, anche se tra queste in poche hanno mostrato apprezzamenti significativi in borsa mentre quelle che hanno deluso le previsioni sono state penalizzate.

Gli investitori stanno inoltre facendo i conti con la prospettiva di una riduzione delle politiche monetarie ultra accomodanti da parte delle banche centrali, oltre che con le turbolenze del settore immobiliare cinese con la crisi del colosso Evergrande.

Tra gli ultimi commenti provenienti dalla Federal Reserve, il governatore Randal Quarles si è detto in favore di iniziare a ritirare gli stimoli monetari il prossimo mese e preoccupato dal rialzo dell’inflazione che potrebbe richiedere una risposta dell’istituto di Washington.

Ieri inoltre è stato diffuso il Beige Book della Fed, che evidenzia una crescita dell’economia tra “modesta” e “moderata” per via dei problemi nelle filiere, la mancanza di manodopera e le incertezze legate al Covid.

Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 290 mila unità, in lieve discesa rispetto alle 296 mila della rilevazione precedente e mantenendosi sui minimi dallo scoppio della pandemia.

Per quanto riguarda le trimestrali, Tesla cede l’1,5% nel premarket dopo aver diffuso ieri a mercati chiusi i risultati, evidenziando utili superiori alle attese ma delle difficoltà ad aumentare la produzione per soddisfare la crescente domanda a causa dello shortage di semiconduttori.

In rialzo dell’1,3% nel premarket, invece, AT&T dopo aver pubblicato risultati superiori alle attese. Sotto i riflettori anche Paypal sulla notizia della possibile acquisizione di Pinterest per 45 miliardi di dollari.