Il colosso dell’immobiliare cinese ha pagato a sorpresa gli 83,5 milioni di dollari riguardanti la cedola non versata lo scorso 23 settembre, evitando il peggiore degli scenari prima della scadenza prevista per il 23 ottobre del cosiddetto “periodo di grazia” di 30 giorni.
Ricordiamo in merito che in passato anche altre società cinesi avevano utilizzato il periodo di grazia per pagare gli interessi dovuti, tra cui Shandong Ruyi Technology Group, Qinghai Provincial Investment Group e Glourious Property Holdings.
La situazione Evergrande resta tuttavia ancora al centro delle attenzioni del mercato, considerando anche il fallimento della trattativa con Hopson per il 51% della controllata Property Services, che avrebbe dovuto iniettare liquidità per circa 2,6 miliardi di dollari.