Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha ceduto lo 0,4%, sottoperformando lievemente il FTSE MIB (-0,2%). La performance si è rivelata al tempo stesso lievemente superiore rispetto a quella del corrispondente indice settoriale europeo (-0,9%).
Gli operatori restano intenti a valutare le indicazioni provenienti dalla stagione delle trimestrali, l’elevata inflazione e le notizie provenienti dalla Cina. Nonostante l’andamento generalmente positivo dei risultati corporate, sullo sfondo restano le preoccupazioni legate alle pressioni inflazionistiche, alimentate dalla crisi energetica, e al loro impatto sulla ripresa dell’economia. A tal proposito, prende il via oggi un summit europeo a Bruxelles incentrato sul rialzo dei prezzi dell’energia e del gas. A ciò si aggiunge la prospettiva di una riduzione delle politiche monetarie ultra accomodanti da parte delle banche centrali, oltre ai rischi connessi alla crisi di Evergrande (tornata alle contrattazioni in borsa con un crollo del 12%) e alle potenziali ricadute sul settore immobiliare cinese.
Seduta sottotono per Atlantia (-0,2%) e Inwit (-0,8%). Quest’ultima ha perfezionato il closing per l’acquisto di circa 700 impianti radioelettrici, che coprono 1.000 km di gallerie stradali e autostradali, e 42 sistemi DAS, di proprietà di Vodafone Italia. I principali termini dell’operazione sono in linea con quanto comunicato lo scorso 29 luglio, incluso il corrispettivo pari a circa 70 milioni.
Segnaliamo invece gli acquisti su FNM (+2,3%) e Rai Way (+0,9%).