CFO Sim conferma su Labomar il rating “neutral” e il target price a 9,50 euro.
Lo scorso 19-20 ottobre, come ricorda lo studio, la società ha incontrato gli investitori a Istrana (Treviso) per una presentazione del management e un tour dello stabilimento produttivo e del reparto R&D.
In particolare, è emerso che in una situazione di mercato temporaneamente condizionata dalla pandemia da Covid-19, riporta la nota degli analisti, “l’ampia gamma di aree terapeutiche coperte dai prodotti del gruppo ha permesso a Labomar di intercettare alcune opportunità dai segmenti immunità, disturbi del sonno e da stress, gastroenterologia e cardiologia. Nel complesso, il management ha confermato che le previsioni sui ricavi 2021 in crescita low/medium-single digit su base organica”.
“Il gruppo è intanto al lavoro per rafforzare la presenza nella coltivazione di piante e nella produzione di estratti vegetali”.
Inoltre, continua lo studio, “uno dei principali obiettivi nel breve-medio termine è sfruttare alcune sinergie con ImportFab e Welcare”.
“Focus, in particolare, sulle opportunità di cross-selling e cross-fertilization tra ImportFab e Labomar, al fine di rafforzare la presenza del gruppo nel campo della cosmetica funzionale in Europa e l’attività di ricerca e sviluppo di ImportFab”.
“L’acquisizione di Welcare consente a Labomar di dare impulso all’internazionalizzazione del gruppo e di arricchire il portafoglio prodotti. Welcare ha una forte presenza in diverse aree geografiche dove Labomar ad oggi non è presente ei portafogli prodotti delle due società sono estremamente complementari, lasciando spazio a diverse opportunità di cross-selling”.
LaboVar, ricorda infine la studio, “la partnership industriale con Var Group, controllata da Sesa, ha obiettivo di sviluppare una piattaforma di e-commerce per il mercato cinese per la vendita dei prodotti nutraceutici di Labomar in Cina. I primi ricavi sono attesi nel secondo semestre 2022”.