Mercati – Rallentano nel finale ma Milano termina a +0,2%, negativa Wall Street

Chiusura positiva per le borse europee, seppur al di sotto dei massimi intraday, mentre a Wall Street perdono terreno Dow Jones (-0,2%), S&P500 (-0,5%) e Nasdaq (-1,1%), con i tecnologici frenati dai crolli di Intel e Snap in scia alle rispettive trimestrali.

A Milano il Ftse Mib di Milano termina in progresso dello 0,2% a 26.571 punti. Ben intonati anche il Cac 40 di Parigi (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%), mentre arretra l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%).

Gli indici americani hanno frenato dopo l’intervento di Jerome Powell, rallentando anche i listini del Vecchio Continente. Il presidente della Fed ha affermato che la banca centrale è pronta a ridurre gradualmente gli acquisti mensili di asset e che le pressioni inflazionistiche dovrebbero allentarsi una volta superate le limitazioni nella supply chain.

In precedenza, le notizie provenienti dal colosso cinese Evergrande, che ha reperito le risorse per pagare una cedola da 83,5 milioni ed evitare il default, avevano parzialmente risollevato l’azionario al termine di una settimana dominata dai risultati corporate e dai timori legati all’inflazione e alla crisi energetica.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti gli indici Pmi preliminari di ottobre che hanno evidenziato per l’eurozona una crescita dell’attività economica fortemente rallentata, con una riduzione maggiore nel manifatturiero ma un indebolimento anche nel terziario, per via dei problemi nella forniture e le preoccupazioni sull’andamento del Covid-19. Gli analoghi indicatori negli Stati Uniti mostrano un rallentamento nel manifatturiero ma una crescita degli indici Pmi servizi e composito.

Per quanto riguarda l’Italia, il bollettino di BankItalia stima una crescita del 2% nel terzo trimestre e di circa il 6% nell’intero 2021. L’istituto ha sottolineato che l’aumento dell’inflazione non è sostenuto da un incremento dei salari e che l’aumento dei prezzi del gas potrebbe essere in parte permanente.

Sul Forex l’euro/dollaro resta poco mosso a 1,163 mentre il cambio tra biglietto verde e yen cala a 113,7.

Tra le materie prime proseguono in lieve rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,2%) a 84,8 dollari e il Wti (+0,4%) a 82,8 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 110 punti base con il rendimento del decennale italiano poco sopra l’1,0%, in attesa dell’aggiornamento del rating dell’Italia da parte di S&P.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap chiudono in positivo soprattutto A2A (+2,4%), Cnh (+2,05%) e Banco Bpm (+1,5%) mentre arretrano Inwit (-0,9%) e Ferrari (-0,7%).