Sogefi – Ricavi e margini in aumento nei 9M21 nonostante la frenata del 3Q

Sogefi ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con ricavi in crescita su base annua del 19,4% a 990 milioni (+20,9% a cambi costanti), registrando una performance migliore del mercato in tutte le aree geografiche.

Rispetto allo stesso periodo del 2019, il fatturato ha registrato un -9,1%, a fronte del -15,5% della produzione di automobili a livello mondiale

Dopo gli incrementi registrati nel primo e secondo trimestre (+15,7% e +48,3%), nel terzo trimestre del 2021 la produzione globale di automobili è stata significativamente inferiore a quella del corrispondente periodo del 2020 (-19,7%), a causa delle difficoltà riscontrate nell’approvvigionamento di specifici componenti, che hanno rallentato la produzione e comportato anche la temporanea chiusura di alcuni stabilimenti dei principali produttori mondiali.

Nei primi nove mesi del 2021 la produzione mondiale di automobili ha comunque registrato una crescita del 9,5% rispetto al corrispondente periodo del 2020, anche se ancora significativamente inferiore a quelli precedenti la diffusione della pandemia in tutte le aree geografiche, con la sola eccezione della Cina.

A livello geografico, i ricavi di Sogefi sono cresciuti a cambi costanti del 17,6% a 622 milioni in Europa, del 13,6% a 195 milioni in Nord America, del 19,4% in Cina a 71 milioni e del 104,6% a 54 milioni (72,3% a cambi correnti) in Sud America.

Per quanto riguarda le singole business unit, la divisione Aria e Raffreddamento ha segnato un +21,7% a 309 milioni, la divisione Filtrazione un +17% a 345 milioni e la divisione Sospensioni un +21,7% a 338 milioni.

L’Ebitda è aumentato su base annua del 47% a 144,1 milioni (131,5 milioni nei primi nove mesi 2019), con una reddittività salita al 14,6% rispetto all’11,8% al 30 settembre 2020 (12,1% nei 9M19). L’Ebit è ammontato a 49,4 milioni, a fronte di 3,3 milioni nello stesso periodo del 2020 e di 41,9 milioni nei primi nove mesi del 2019.

L’utile netto da attività operative in continuità è pari a 24,3 milioni, a fronte di una perdita di 15,6 milioni nei primi nove mesi del 2020. Il risultato netto delle “attività operative cessate e possedute per la vendita” è stato negativo per 24,7 milioni  (8,2 milioni nei primi nove mesi del 2020) ed è stato determinato dalla cessione dell’attività filtrazione in Argentina, che ha generato un impatto contabile sul conto economico negativo per 23,3 milioni, di cui 20,6 milioni derivanti dalla riclassifica dal patrimonio netto al risultato di esercizio delle differenze cambio accumulate della controllata, senza incidenza sulla cassa e sul patrimonio netto.

Il risultato netto del periodo è negativo per 2 milioni, a fronte di una perdita di 23,2 milioni nei primi nove mesi del 2020 e di un utile di 8,3 milioni nei primi nove mesi del 2019.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 335,5 milioni, in diminuzione rispetto ai 358,1 milioni al 31 dicembre 2020 dopo un free cash flow positivo per 25,1 milioni.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, la società sottolinea come la visibilità sull’andamento del mercato nei prossimi mesi rimanga ridotta a causa innanzitutto delle incertezze, tuttora esistenti, sull’evoluzione della pandemia e della situazione macroeconomica, a cui si aggiungono le criticità relative all’incremento o generalizzato dei prezzi delle principali materie prime e la loro disponibilità, la logistica di trasporto e approvvigionamento dai mercati asiatici.

Per il quarto trimestre 2021, Sogefi prevede che il mercato resti debole e che proseguano le tensioni sui prezzi delle materie prime (acciaio, plastica e carta), con possibili effetti negativi sul margine di contribuzione.

Il management ha comunque confermato la previsione, già indicata in occasione della pubblicazione dei risultati del primo semestre 2021, di conseguire per l’intero esercizio una redditività operativa almeno pari a quella registrata nel 2019.