Generali – “L’inserimento nel MIB ESG testimonia la crescita del nostro percorso di sostenibilità”

Generali è stata inclusa nel primo indice MIB ESG lanciato da Euronext e Borsa Italiana dedicato alle blue-chip italiane che attuano le migliori pratiche ESG.

L’indice include le migliori 40 società selezionate sulla base dei criteri ESG in linea con i principi del Global Compact delle Nazioni Unite e ponderate in base alla capitalizzazione del flottante.

“Entrare nell’indice MIB ESG per noi ha un significato molto importante. È una testimonianza di tutte le grandi iniziative e il lavoro che stiamo mettendo in atto per costruire un futuro equo e sostenibile. Essere tra le prime 40 aziende sostenibili italiane è un grande risultato”, afferma in un’intervista rilasciata a Market Insight Lucia Silva, Group Head of Sustainability and Social Responsibility di Generali.

“Sappiamo che per continuare a crescere e costruire la nostra trasformazione sostenibile dobbiamo spingere i confini sempre più in là, migliorando sempre le nostre pratiche. Essere valutati per l’inclusione in indici di questo tipo ci offre, infatti, ulteriori spunti per le future strategie di gruppo e opportunità di miglioramento nella comunicazione di quanto facciamo”, prosegue la manager.

“Il vantaggio nell’ingresso in questo prestigioso indice è rappresentato dalla possibilità di dimostrare ai nostri stakeholder, in particolare agli investitori, che ci stiamo impegnando al massimo per la nostra transizione sostenibile e rafforza la nostra posizione di leader nel settore assicurativo”, illustra la Silva.

“Siamo già presenti nei seguenti indici: S&P DJSI World Index, S&P DJSI EU Index, MSCI ESG Leaders Index, FTSE4Good Developed Index, FTSE4Good Europe Index, Euronext Vigeo Europe 120, Euronext Vigeo Eurozone 120, EURO STOXX ESG Leaders 50, STOXX Global ESG Environmental Leaders, STOXX Global ESG Governance Leaders, STOXX Global ESG Leaders, STOXX Europe Sustainability, EURO STOXX Sustainability, ESI (Ethibel Sustainability Index) Excellence Global index, ESI Excellence Europe index, ECPI Global Ethical Equity, ECPI Euro Ethical Equity e ECPI EMU Ethical Equity”, riporta la Responsabile della sostenibilità di Generali.

“Ogni indice ha un suo punto di forza, uno scopo e una metodologia diversi. Far parte di una vasta gamma di indici diversi che hanno obiettivi e traguardi diversi consolida ulteriormente la nostra posizione di leader sostenibile. Ciò significa che possiamo rispondere alle diverse richieste degli investitori e adottare una visione il più possibile olistica su vari temi ESG”, prosegue la Silva.

“È quasi impossibile cercare un’armonizzazione nel campo dei rating ESG. Questa non è necessariamente una cosa negativa. Ogni indice ha un proprio approccio, una propria metodologia e un obiettivo unico. Ci sono indici come MSCI che guardano alla creazione di valore o agenzie di rating come S&P che guardano alle tue pratiche di gestione e performance, oppure agenzie di rating come Sustainalytics che guardano l’unmanaged risk’. Alcuni indici possono essere specializzati in un solo argomento come ad esempio D&I”, aggiunge la manager.

“Spetta alle organizzazioni scegliere quali indici sono più importanti di più altri e quali forniranno loro più valore e input per spingere le loro pratiche di sostenibilità. Sulla base di queste priorità, un’organizzazione può scegliere su quali indici concentrarsi”, chiosa la Silva.