La banca specializzata, fondata e guidata da Corrado Passera, lo scorso marzo ha esteso la gamma di servizi destinati alle PMI con la nuova piattaforma Capital Markets, guidata da Fabiano Lionetti e Salvatore Genovese a riporto del CFO Francesco Mele. “Il mondo imprenditoriale italiano è fatto di piccole e medie imprese che esprimono eccellenze e la possibilità di supportare le aziende nel loro percorso di crescita fa parte del core business di illimity. Riteniamo di avere tutte le carte in regola per giocare un ruolo di primo piano, anche alla luce della ripresa in atto in Italia”, spiega il CFO and Head of Central Functions.
- Francesco Mele, CFO and Head of Central Functions di illimity, delinea le priorità strategiche dell’area Capital Markets
- L’attività di equity capital markets
- L’attività di debt capital markets
- La digitalizzazione dell’offerta
- Lo scenario di riferimento per il mercato Aim si delinea molto positivo
- Buone prospettive per il mercato dei minibond
“Lo scorso 10 marzo abbiamo ricevuto da Borsa Italiana la qualifica di Nomad (Nominated Adviser) sul mercato Aim, diventando partner di riferimento per tutte quelle aziende che vogliono fare ricorso al mercato dei capitali per rafforzare il proprio posizionamento competitivo e accelerare il percorso di sviluppo”, afferma a Market Insight Francesco Mele, CFO and Head of Central Functions di illimity.
“Si tratta di un riconoscimento molto importante, che si inquadra perfettamente all’interno della strategia della banca, nata poco più di due anni fa con l’obiettivo di riconoscere e valorizzare il potenziale delle PMI italiane, il nostro target di riferimento”, aggiunge il manager.
“Questo ci consente di ampliare l’offerta dedicata alle imprese, attraverso una piattaforma dedicata di Capital Markets, permettendo alla banca di agire in qualità di Nomad e Global Coordinator sulle operazioni di Ipo sul mercato Aim e di Arranger sulle emissioni di strumenti di debito, mettendo così a disposizione servizi di Equity e Debt Capital Markets”, spiega il Direttore Finanziario.
“La piattaforma è gestita dal nostro team di professionisti, con l’obiettivo di creare valore per le imprese non solo in fase di ammissione ma per tutta la permanenza sul mercato Aim. Intendiamo affiancare le PMI nei loro progetti di crescita, consolidamento e innovazione, adottando un approccio tailor-made per offrire soluzioni personalizzate e quindi più efficaci”, prosegue Mele.
“Sono fiducioso sulle prospettive di questo business, non solo per il contesto di riferimento, ma anche perché possiamo contare su alcuni fattori distintivi che rendono illimity un partner ideale: l’elevata specializzazione e l’ottima conoscenza del mercato e dei settori industriali”, illustra il manager.
“Possiamo inoltre fare leva sulle competenze della divisione Growth Credit (ex divisione SME), direttamente coinvolta in questo progetto e fonte di grandi opportunità, grazie al suo network di relazioni con alcune tra le aziende più promettenti del Paese”, aggiunge il CFO.
“C’è ancora un grande potenziale inespresso in tante PMI italiane e illimity intende valorizzarlo”, sottolinea Mele.
“Da questo business, stimiamo di generare fee cumulate per circa 32 milioni, a cui si aggiungono 17 milioni derivanti dai servizi di risk mitigation, così come previsto nel piano 2021-25. Si tratta di un target ambizioso ma alla nostra portata, considerando la significativa dimensione del mercato e la nostra base di clienti esistente”, afferma il manager.
Francesco Mele, CFO and Head of Central Functions di illimity, delinea le priorità strategiche dell’area Capital Markets
“Lo scorso marzo abbiamo ampliato la nostra offerta a servizio delle imprese con le attività di Capital Markets, con l’obiettivo di assistere i nostri clienti a 360 gradi nel loro percorso di crescita o di rilancio”, illustra Francesco Mele, CFO and Head of Central Functions di illimity.
“L’offerta è costituita da soluzioni ad hoc per le PMI orientate allo sviluppo, alla crescita organica e non organica e all’ottimizzazione della struttura finanziaria, per agevolarne l’accesso al mercato dei capitali. Più in particolare, offriamo servizi di equity e debt capital markets, oltre ad attività di risk mitigation attraverso le quali forniamo, tramite derivati, servizi di copertura alle PMI già clienti della banca contro, ad esempio, i rischi di tassi di interesse e di valuta”, riporta il manager.
“Puntiamo a rafforzare il nostro posizionamento in questo settore e diventare sempre più un punto di riferimento per le PMI che vogliono aprirsi al mercato, generando al contempo un flusso commissionale che contribuisca a bilanciare i ricavi tra la componente legata al margine da interesse e quella generata dal margine da servizi. In arco di piano 2021-25 stimiamo di raggiungere fee cumulate per circa 50 milioni, di cui 21 milioni generati dall’attività di equity capital markets, 11 milioni dal debt capital markets e 17 milioni dall’attività di risk mitigation”, precisa il CFO.
“Infine, puntiamo a fare sempre più ricorso alla tecnologia per offrire questi servizi, in linea con la strategia di illimity, di cui la digitalizzazione è un pilastro fondante”, aggiunge Mele.
L’attività di equity capital markets
“Lo scorso 10 marzo illimity ha ottenuto la qualifica di Nomad, diventando partner di riferimento per tutte quelle aziende che, attraverso la quotazione sull’Aim Italia, vogliono reperire capitali per rafforzare il proprio posizionamento sul mercato e accelerare il processo di crescita”, spiega il Direttore Finanziario.
“In qualità di Global Coordinator, inoltre, accompagniamo le aziende nella strutturazione del percorso di quotazione, indirizzando e coordinando il lavoro svolto dagli advisor, i processi di due diligence e la definizione dei progetti strategici finalizzati all’Ipo”, riporta il CFO.
“Dall’avvio dell’attività abbiamo già realizzato due operazioni: a giugno abbiamo accompagnato alla quotazione MeglioQuesto, realtà specializzata nella customer experience multicanale, che ha raccolto 17,25 milioni in fase di collocamento, e a luglio Compagnia Dei Caraibi, attiva nello sviluppo, gestione e distribuzione di spirits e vini di categoria premium e super premium, con una raccolta di 13,8 milioni in fase di placement. C’è stato un grande riscontro da parte degli investitori, con una domanda di 5-6 volte superiore all’offerta. In pipeline abbiamo altre operazioni”, aggiunge il manager.
L’attività di debt capital markets
“Per quanto riguarda il mercato dei capitali di debito, il nostro focus è sul collocamento di minibond sia sul mercato EXTRA-MOT che su quello privato. Abbiamo già una significativa pipeline per i prossimi mesi”, riporta Mele.
“In quest’ambito la banca supporta le aziende nel soddisfare le loro esigenze di finanziamento, ottimizzando la struttura finanziaria attraverso la strutturazione di emissioni obbligazionarie, tra cui, oltre ai minibond, anche strumenti convertibili, con o senza garanzia, quotate o non quotate. Inoltre, stiamo lavorando alla strutturazione di basket bond che permettono di aggregare in un unico strumento di investimento più minibond caratterizzati da un profilo che li accomuna”, illustra il CFO.
“Inoltre, agiamo in qualità di Arranger di Corporate Bond, pubblici e privati, per sostenere le società nei loro progetti di crescita organica e operazioni straordinarie”, prosegue il manager.
La digitalizzazione dell’offerta
illimity è una realtà che fa dell’innovazione un elemento fondante della propria strategia. “Nel prossimo futuro puntiamo a una progressiva digitalizzazione dell’offerta in questo settore per aumentare l’efficienza e agevolare le valutazioni delle singole operazioni da parte degli investitori”, spiega il Direttore Finanziario.
“Tra le fasi che possono essere digitalizzate c’è l’onboarding del collocamento e il successivo settlement. Questa attività può essere anche sviluppata tramite tecnologie blockchain che ne certificano i flussi”, prosegue Mele.
“L’altro filone è la digitalizzazione della documentazione standard, che consentirebbe agli investitori di avere a disposizione tutto il materiale informativo per condurre al meglio le analisi su ogni singola opportunità di investimento”, aggiunge il manager.
Lo scenario di riferimento per il mercato Aim si delinea molto positivo
“Prevediamo grandi possibilità di crescita in questo segmento poiché, con il ritorno a pieno ritmo delle attività e con il venire meno delle moratorie, le imprese avranno bisogno di capitali per essere rilanciate o portare avanti il proprio sviluppo”, riporta Mele.
“Abbiamo rilevato una maggiore consapevolezza da parte delle aziende sul fatto che il mercato dei capitali rappresenta una valida alternativa per finanziare la crescita rispetto al canale bancario tradizionale”, prosegue il CFO.
“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza potrà fungere da volano per finanziare la crescita sulla base di alcuni driver molto importanti: la digitalizzazione, la transizione ecologica, le infrastrutture e la mobilità sostenibile. Il tutto accompagnato da strumenti di supporto pubblico”, spiega Mele.
“Riteniamo che il mercato Aim possa continuare a mostrarsi dinamico, grazie anche alla semplificazione in atto che consente di ridurre i costi. Ad oggi ci sono circa 150 società quotate sull’Aim, che hanno raccolto poco meno di 6 miliardi e con una capitalizzazione superiore ai 9 miliardi. Negli ultimi anni ci sono state in media una ventina di quotazioni, incluso il 2020, anno influenzato dal Covid-19. Ci attendiamo che questa soglia minima sia confermata anche nei prossimi anni, come sta già avvenendo nel 2021”, riporta il manager.
Buone prospettive per il mercato dei minibond
“Il mercato dei minibond è molto vivace, e, peraltro, in questo momento coniuga anche l’opportunità di accedere a forme di garanzia pubbliche che rendono questo strumento molto interessante, poiché consente di ridurre il costo della raccolta”, afferma il CFO.
“Siamo convinti che sia la forma garantita che quella non garantita avranno un ulteriore sviluppo nei prossimi anni. Ci sarà anche l’opportunità di aggregare i minibond in basket bond con una forte connotazione tematica, che nei prossimi 18-24 mesi potrà assumere un ruolo molto importante, richiedendo un’altissima specializzazione. Potrebbero essere strutturati ad hoc su alcuni settori o segmenti industriali”, prosegue il manager.
“Nel primo semestre 2021 la raccolta nel private debt è triplicata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attestandosi a 642 milioni, mentre l’ammontare investito è ammontato a 769 milioni, con una crescita annua del 74%”, aggiunge il Direttore Finanziario.
“Noi di illimity siamo pronti per cogliere tutte le opportunità che si presenteranno sia lato equity che lato debito, potendo fare leva sulla nostra elevata expertise”, chiosa Mele.