IVS Group ha sottoscritto con Cafim, holding della famiglia Caporali e azionista di controllo del gruppo Liomatic con l’80%, un accordo strategico per una business combination.
L’operazione di aggregazione prevede che la famiglia Caporali reinvesta in IVS una parte preponderante – circa il 70% – del corrispettivo pattuito, mentre l’operazione avrà un enterprise value complessivo iniziale di circa 154 milioni, esclusi gli immobili e le partecipazioni di minoranza detenute da Liomatic (valutati circa 52 milioni).
Cafim sottoscriverà un aumento di capitale riservato in IVS Partecipazioni (azionista di controllo di IVS Group, con il 62,15%, calcolato al netto delle azioni proprie in portafoglio), diventandone uno dei principali azionisti, con una partecipazione compresa tra l’10,9% e il 13,2%.
Paolo Caporali entrerà a far parte del consiglio di amministrazione di IVS Group.
IVS Group, a sua volta, delibererà e lancerà un aumento di capitale, offerto in opzione al mercato e che sarà sottoscritto, almeno proquota, da IVS Partecipazioni.
Liomatic, fondata da Paolo Caporali nel 1973, è da oltre 50 anni uno dei principali operatori nel settore del vending, con sede a Perugia (Umbria) e una presenza consolidata soprattutto nelle regioni dell’Italia centrale. Opera in Italia, Spagna, Portogallo e Germania e detiene partecipazioni di minoranza qualificate in altre importanti aziende italiane del vending.
Dalla business combination nascerà un gruppo che nel 2020 ha sviluppato oltre 700 milioni di consumazioni e più di 1 miliardo nel 2019 pre Covid, con oltre 260.000 distributori installati, 3.400 dipendenti e una quota di mercato nel vending in Italia nell’ordine del 17-18%.
Il fatturato consolidato 2019 (pro-forma) risultante dalla Business Combination era pari circa 607 milioni, con un EBITDA margin del 20,5% circa sul fatturato; quello 2020, fortemente influenzato dagli effetti della pandemia, pari a 439 milioni, con un EBITDA margin del 18%.
Le attività del gruppo Liomatic includono anche la principale organizzazione italiana nella rivendita di prodotti a operatori del vending, con un fatturato di circa 55 milioni nel 2020 e 64 milioni nel 2019.
Il completamento di tutti i passaggi per il perfezionamento della business combination, incluso l’immediato avvio di una confirmatory due diligence, è previsto a inizio 2022.