Amplifon – “L’ingresso nel MIB ESG, preziosa opportunità a conferma della crescita sostenibile”

Amplifon è stata recentemente inserita nell’indice MIB ESG. Francesca Rambaudi, IR & Sustainability Sr Director della società, commenta in questa intervista rilasciata a Market Insight, l’ingresso di Amplifon nel primo indice ESG (Environmental, Social and Governance) dedicato alle blue-chip italiane, pensato per individuare i grandi emittenti italiani quotati che presentano le migliori pratiche ESG. Un traguardo che “rappresenta un’ulteriore conferma della forza della strategia di Amplifon nel perseguimento di una crescita sostenibile nel tempo” nonché “una preziosa opportunità di fronte alla crescente domanda di investimenti responsabili e sostenibili, principalmente da parte di investitori istituzionali”.

“L’ingresso nel MIB ESG, ulteriore conferma della crescita sostenibile”

“L’inserimento di Amplifon nel nuovo indice MIB ESG lanciato da Euronext e Borsa Italiana rappresenta un’ulteriore conferma della forza della strategia di Amplifon nel perseguimento di una crescita sostenibile nel tempo”, esordisce così Francesca Rambaudi, IR & Sustainability Sr Director di Amplifon.

Francesca Rambaudi, IR & Sustainability Sr Director di Amplifon

“Siamo stati identificati tra le prime 40 società quotate in Italia che attuano le migliori pratiche rispetto ai temi ambientali, sociali e di governo d’impresa (ESG – Environment, Social, Governance). Ciò è stato reso possibile grazie all’impegno dell’intero Gruppo nella sostenibilità, come anche poi amplificato nel recente Piano di Sostenibilità ‘Listening Ahead’ che ha previsto target ambiziosi al 2023 rispetto alle nostre quattro aree di impegno: Product & Service Stewardship, People Empowerment, Community Impact e Ethical Behavior”.

“Tra i punti di forza del Piano, sviluppato in linea agli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals)”, spiega Rambaudi, “vi sono accrescere la consapevolezza e abbattere le barriere alla cura dell’udito, nonché facilitare l’accessibilità ai servizi uditivi per più persone possibili, offrendo test dell’udito gratuiti e generando un risparmio economico per i nostri clienti. Vi sono altresì obiettivi importanti rivolti alla crescita, al coinvolgimento e all’inclusione dei dipendenti del Gruppo, nonché all’impatto che le nostre attività hanno per i territori in cui operiamo e per le future generazioni”.

“Inoltre, ci siamo impegnati nella progressiva promozione di pratiche responsabili lungo la catena del valore, ad esempio attraverso l’incremento nell’utilizzo dell’energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, nonché tramite la promozione di apparecchi acustici ricaricabili che ci permetteranno di evitare l’utilizzo di oltre 200 milioni di batterie in totale entro il 2023”.

“Un importante passo in avanti nel forte coinvolgimento nella transizione ESG”

“L’ingresso nel MIB ESG”, afferma l’IR & Sustainability Sr Director, “fornisce ad Amplifon una preziosa opportunità di fronte alla crescente domanda di investimenti responsabili e sostenibili, principalmente da parte di investitori istituzionali. Basti pensare che già oggi quasi 45 trilioni di dollari, corrispondenti a circa il 50% degli asset globali, hanno un mandato ESG, e ci si aspetta che questa quota aumenti fino al 95% entro il 2050”.

“Alla luce di questa grande varietà di strumenti di investimento sostenibili”, prosegue Rambaudi, “entrare a far parte di questo indice rappresenta un importante passo in avanti nel percorso di forte coinvolgimento nella transizione ESG che Amplifon ha intrapreso da diversi anni”.

“Il crescente interesse dei mercati verso ESG, sostenibilità e impact investing”

“Da qualche anno a questa parte, nel mio lavoro da Investor Relations”, riporta Rambaudi, “ho assistito ad un sempre più forte interesse da parte degli investitori istituzionali sulle tematiche ESG o di sostenibilità”.

“Si tratta di un allargamento di prospettiva che, se pur ad uno stato abbastanza maturo, è in continua evoluzione, trainato dalle spinte normative e di mercato, quali ad esempio la Direttiva Europea 2014/95/UE e la Tassonomia Europea delle attività sostenibili”.

“In Amplifon abbiamo una forte base azionaria costituita da per lo più investitori esteri, come ad esempio quelli francesi che sono storicamente più attenti alla gestione delle tematiche ambientali e sociali, nonché una buona rappresentanza di investitori SRI nel nostro capitale sociale. Ogni giorno vediamo come sempre più investitori e analisti stiano integrando tematiche ESG nelle loro analisi e nei loro criteri di investimento”.

“Sempre più SRI condividono le loro strategie di investimento responsabile in termini di esclusione di settori controversi, di rispetto delle convenzioni internazionali, di performance di sostenibilità e impegni per il futuro”.

“Nell’ambito dei SRI”, aggiunge IR & Sustainability Sr Director, “oggi assistiamo al ruolo emergente che l’impact investing sta assumendo nelle decisioni di investimento, al fine di prediligere imprese e organizzazioni che possano generare un impatto socio-ambientale positivo, misurabile e duraturo nel tempo assieme a un ritorno finanziario, andando ben oltre quindi alle sole performance ESG”.

“Impegno costante per migliorare e rafforzare la strategia di sostenibilità” 

“Siamo perfettamente consapevoli dell’importanza dei rating e degli indici ESG e li consideriamo essenziali per migliorarci continuamente e rafforzare la nostra strategia di sostenibilità rispetto ai principali driver normativi e di mercato”, evidenzia Rambaudi.

“Ci impegniamo costantemente ad analizzare i punti di forza, e soprattutto quelli di miglioramento, che emergono da queste tipologie di assessment, collaborando attivamente con le varie agenzie di rating al fine di identificare eventuali opportunità e consolidare le nostre performance”.

“Accanto al recente inserimento nell’indice MIB ESG”, spiega l’IR & Sustainability Sr Director, “ad oggi abbiamo rating da parte di MSCI, Vigeo Eiris, Sustainalytics, FTSE4Good, ISS e Standard Ethics”.

“Necessaria una maggiore armonicità dei rating con focus su purpose e business” 

“Al momento vediamo molti rating che utilizzano criteri diversi e che potrebbero effettivamente essere maggiormente armonizzati. Il tema principale sul quale ci interroghiamo riguarda il fatto che questi rating tengono talvolta poco in considerazione i temi materiali della singola Società, nonché il settore specifico in cui questa opera”, afferma Rambaudi.

“Ad esempio, in Amplifon, in qualità di società di servizi, ci sono sicuramente meno opportunità relative ai temi ambientali rispetto agli importanti impatti che possiamo avere nella sfera sociale. Visto il nostro purpose e le nostre attività di business, temi come l’inclusione sociale e il benessere delle persone rimangono ovviamente prioritari in termini di valore aggiunto e di benefici condivisi a cui possiamo contribuire”.

“Ciononostante”, conclude IR & Sustainability Sr Director, “in diversi rating Amplifon è collocata e valutata all’interno di macro-settori insieme a società manifatturiere che sicuramente presentano caratteristiche diverse rispetto ad una società di servizi come Amplifon”.