Banche (+0,9%) – In luce Intesa SP (+0,8%), UniCredit (+1,5%) e Banco Bpm (+0,8%)

Il Ftse Italia Banche termina con un rialzo dello 0,9% e al di sopra dell’analogo indice europeo (+0,1%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,6%).

Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, che dovrebbe partire entro la fine dell’anno e concludersi a metà 2022, a seguito della robusta crescita che stanno registrando gli Stati Uniti.

Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.

In questo scenario, con lo spread rimasto in area 110 pb, sul comparto bancario sono tornati gli acquisti.

Sul Ftse Mib bene Intesa Sanpaolo (+0,8%), tra le banche più solide e profittevoli in Italia e in Europa. Risale UniCredit (+1,5%), che ha annunciato l’interruzione delle trattative con il Tesoro per rilevare un perimetro di Mps. Ok Banco Bpm (+0,8%), di nuovo al centro dei rumor di M&A.

Sul Mid Cap recupera Mps (+1,5%), con il Tesoro che potrebbe chiedere una proroga dei tempi per la privatizzazione dopo il fallito negoziato con UniCredit, con l’UE che monitora la situazione. Vendite su Carige (-1,5%), aspettando novità sulla cessione della quota di controllo.

Sullo Small Cap denaro su Banca Profilo (+1,7%), in attesa di novità sulla vendita della partecipazione di maggioranza.