Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata negativa per le borse europee; il Ftse Mib cede lo 0,5%, il Dax lo 0,3% e il Ftse 100 lo 0,2%. A Wall Street, Il Nasdaq guadagna lo 0,4% e lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Dow Jones arretra dello 0,05%.
In calo le quotazioni del greggio, in un contesto che vedere un generale ribasso delle commodities e dopo il report dell’American Petroleum Insitute che ha evidenziato un incremento delle scorte settimane Usa.
La norvegese Equinor ha aumentato l’ammontare del buy back in seguito alla crescita degli utili registrata nel terzo trimestre in scia al rialzo dei prezzi, fornendo un primo accenno di quella che si preannuncia essere una stagione delle trimestrali stellare per le oil companies.
La società ha chiuso il terzo trimestre 2021 con un Ebit adjusted pari a 9,77 miliardi di dollari, rispetto ai 780 milioni dello scorso anno e superando i 7,96 miliardi attesi dal consensus. L’utile netto adjusted è salito a 2,78 miliardi dai 270 milioni del pari periodo 2020, oltre i 2,50 miliardi stimati dagli analisti.
Equinor ha deciso di utilizzare l’extra cash flow derivante dai maggiori prezzi dell’energia per aumentare la seconda tranche del programma di acquisto azioni proprie a 1 miliardo di dollari, dai precedenti 300 milioni, da implementare tra il 27 ottobre e il 31 gennaio.
Nei primi nove mesi del 2021 i ricavi consolidati di Iberdrola sono saliti del 15,5% su base annua a 28 miliardi. A livello di risultati operativi, l’EBITDA è aumentato del 10,7% a 8,2 miliardi. L’EBIT è balzato del 19% a 4,8 miliardi, dopo essere stati spesati ammortamenti e accantonamenti sostanzialmente stabili a 3,4 miliardi. L’Utile Netto è sceso del 10,2% a 2,4 miliardi.
