KT&Partners conferma il giudizio “add” su Longino & Cardenal e aumenta il fair value a 4,48 euro (precedente 4,27 euro), prezzo che incorpora un upside potenziale del 16% rispetto alla chiusura di ieri a 3,86 euro.
Nel primo semestre 2021 il gruppo ha riportato un fatturato pari a 9,2 milioni, in crescita del 26% su base annua.
L’EBITDA si attestato a -0,85 milioni (-1,3 milioni al 30 giugno 2020) mentre su base adjusted è stato pari a -0,78 milioni rispetto a 1,06 milioni del periodo di confronto dell’esercizio precedente. Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 0,9 milioni (perdita di 1,4 milioni nell’1H20).
Gli analisti hanno “rivisto al ribasso la stima sui ricavi FY21 di 4 milioni, tenendo conto di: 1) ricavi superiori alle attese a Dubai e New York; 2) ricavi inferiori alle attese in UE, Hong Kong ed e-commerce; e 3) un secondo semestre 2022 atteso abbastanza in linea con i livelli pre-COVID, alla luce dei risultati di luglio e agosto 2021 e del trend positivo delle campagne di vaccinazione”.
A causa della riduzione dei ricavi, KT& Parterns prevede che “l’EBITDA e l’utile netto FY21 saranno rispettivamente pari a -0,5 milioni e -0,9 milioni (ca. 1 milione in meno rispetto a prima).
Sebbene gli analisti prevedano ancora l’entrata a pieno regime a partire dal prossimo anno, hanno “leggermente abbassato le stime 2022–24 sulla scia delle aspettative sul FY21. Le previsioni su ricavi ed EBITDA comportano una riduzione del FCF stimato di 0,5 milioni nel FY21 e di 0,2 milioni nel FY22 e nel FY23”.
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