Chiusura positiva per le borse europee, in attesa del meeting della Bce in programma domani e in un contesto in cui il focus sui risultati societari sta sostenendo il sentiment nonostante i timori legati all’inflazione e al rallentamento della crescita economica.
A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,6% a 26.970 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +0,4%, rispetto al +0,1% del corrispondente indice europeo.
Le quotazioni del greggio si mantengono sui massimi pluriennali, in scia alle aspettative di una continua riduzione delle scorte mondiali e mentre l’Opec+ ha confermato l’approccio cauto nell’aumento graduale della produzione.
Secondo Goldman Sachs, il Brent potrebbe superare i 90 dollari il barile stimati per la fine dell’anno, mentre Larry Fink, Ceo di BlackRock, ha dichiarato che esiste un’elevata probabilità che il greggio raggiunga 100 dollari il barile.
Tra le big del comparto positiva Eni (+0,7%), mentre ha chiuso poco mossa Tenaris (-0,1%). In rosso Saipem (-2,2%). Secondo alcune indiscrezioni riportate da Bloomberg, Eni starebbe puntando a una valutazione fino a 15 miliardi di euro per la quotazione delle sue attività Retatil e Rinnovabili, con l’Ipo prevista entro il 2022.
Le recenti acquisizioni e l’attesa crescita del business, sull’onda della spinta nell’energia pulita e nella ricarica per i veicoli elettrici (come l’acquisizione di Be Power), avrebbero spinto il gruppo a valutare la divisione tra i 12 e i 15 miliardi.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni poco sotto la parità Saras (-0,2%) e Maire Tecnimont (-0,3%).


























