Technogym ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con ricavi in crescita del 20,8% a 424,8 milioni (+22,4% a cambi costanti), leggermente al di sotto dei 433 milioni attesi dagli analisti. Nel solo terzo trimestre, il fatturato è aumentato del 15% a 149 milioni (157 milioni il consensus).
Come si legge nella nota, i primi nove mesi dell’anno sono stati influenzati dal progresso della campagna di vaccinazione contro il Covid-19 in molti paesi che ha consentito un graduale allentamento delle misure restrittive decise per contrastare il diffondersi della pandemia.
Grazie alla riapertura di molte attività, al clima di maggiore ottimismo registrato tra i diversi attori economici ed al sempre crescente interesse per il Wellness Technogym ha registrato un’importante accelerazione della crescita del fatturato nel corso del terzo trimestre in tutti i segmenti BtoB.
Nel dettaglio, il segmento BtoB ha segnato un +15,1% a 292 milioni, grazie alla forte ripresa delle attività in presenza a seguito dell’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia in molte aree geografiche.
Al contempo continua ad essere elevato l’interesse per prodotti e servizi a supporto del training at-home, seppur con un rallentamento dovuto alla suddetta ripresa delle attività nei luoghi pubblici. Il segmento BtoC dell’Home Fitness ha registrato un +35,9% a 133 milioni.
A livello di aree geografiche, tutte le regioni ha registrato una crescita a doppia cifra ad eccezione dell’area Latam, in calo del 4,1% a 9,2 milioni. L’Europa, che continua a rappresentare il principale mercato del gruppo, ha segnato un +15,6% a 197,8 milioni, mentre il Nord America ha segnato un +13,6% a 46,5 milioni nonostante la lenta ripresa del segmento club.
Particolarmente positiva la performance in Meia, che con una crescita del 50,1% a 45,5 milioni ha superato per la prima volta l’Italia, in aumento del 17,2% a 45,4 milioni. Infine, l’Apac ha registrato un +32,2% a 80,5 milioni, trainata dalla Cina (+64,2%).
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Technogym sottolinea come i segmenti BtoB registrino una ripresa dell’attività per gli operatori di settore superiore alle aspettative, con i club già tornati in molti paesi almeno al livello di members del 2019 e l’occupancy degli hotel in miglioramento in diverse aree geografiche.
Il segmento Home, invece, nel 2021 è cambiato in modo significativo il comportamento delle persone, che al termine del lockdown hanno dimostrato un immediato e forte interesse per il ritorno in palestra e all’outdoor. Ciò ha comportato un generale rallentamento della crescita del mercato home a vantaggio di una accelerazione del BtoB.
Per queste ragioni, la previsione di raggiungere i 300 milioni di fatturato nell’home fitness non sarà raggiunta al prossimo anno, ma il gruppo prevede che il risultato complessivo del 2022 sarà comunque compensato dalla crescita BtoB.
Il Presidente e Amministratore delegato, Nerio Alessandri, ha commentato: “Guardando al medio termine, siamo convinti che il wellness e la salute rimangano dei trend centrali a livello globale e per questo siamo fiduciosi di continuare a crescere e di tornare, dal 2022, ad un fatturato complessivo superiore al 2019, grazie alla anticipata ripresa del BtoB e ad un’ulteriore crescita del segmento Home, forte del nostro posizionamento prestige, come confermato dalla recente collaborazione con Dior”.