TotalEnergies ha visto gli utili del terzo trimestre crescere oltre le attese, beneficiando del rialzo dei prezzi energia a testimonianza di come la crisi energetica stia spingendo i profitti delle oil major sui massimi pluriennali.
Nel dettaglio, nel periodo luglio-settembre il colosso francese ha registrato un utile netto adjusted pari a 4,77 miliardi di dollari, ben oltre gli 848 milioni e superiori ai 4,32 miliardi stimati dal consensus.
Il Gruppo ha generato un cash flow di 8,4 miliardi, in aumento di circa il 25% rispetto ai tre mesi precedenti, mentre il cash flow from operations si è attestato a 5,6 miliardi.
La produzione media è aumentata su base annua del 3,6% a 2,81 milioni di boe/d, al di sotto dei 2,88 milioni attesi, con la previsione che nel quarto trimestre la produzione di idrocarburi si attesti tra i 2,85 e i 2,9 milioni.
Nonostante i prezzi record delle commodities, le oil major stanno mantenendo un tetto contenuto agli investimenti in produzione, dando priorità alla remunerazione degli azionisti piuttosto che alla crescita.
Le società sono inoltre sotto pressione per aumentare la spesa in energie rinnovabili a scapito dei combustibili fossili.
Per il 2021, TotalEnergies manterrà i Capex invariati rispetto allo scorso anno a 13 miliardi di dollari, inclusi 3 miliardi in rinnovabili ed elettricità. La società ha inoltre confermato il buy back da 1,5 miliardi nel quarto trimestre, oltre alla distribuzione di un terzo dividendo di 0,66 euro per azione.