Saipem ha chiuso il terzo trimestre 2021 con ricavi in crescita su base annua del 9,3% a 1,86 miliardi, segnando un +18% rispetto ai tre mesi precedenti ma deludendo le previsioni degli analisti pari a circa 2 miliardi.
Sotto le attese anche l’Ebitda adjusted, risultato negativo per 25 milioni dai +136 milioni del terzo trimestre 2020 (87 milioni il consensus), ma in miglioramento rispetto al dato negativo per 354 milioni del secondo trimestre 2021.
Il risultato netto adjusted è negativo per 206 milioni (-96 milioni il consensus) dalla perdita di 78 milioni del pari periodo 2020, ma in diminuzione rispetto alla perdita di 551 milioni dei tre mesi precedenti.
L’indebitamento finanziario netto è aumentato a 1,67 miliardi (1,64 miliardi il consensus) dagli 1,4 miliardi al 30 giugno 2021.
Per quanto riguarda il progetto in Mozambico, lo scorso 26 aprile Total ha dichiarato per ragioni di sicurezza la force majeure sul progetto LNG Mozambique. Saipem ha evacuato il sito, ha continuato a gestire la parte residua delle attività di progetto fuori dal Paese, per quanto non oggetto di sospensione.
Saipem ha altresì valutato in stretta cooperazione con il cliente le misure per preservare il valore del progetto ed assicurare una pronta ripartenza dei lavori non appena saranno ripristinate le condizioni di sicurezza dell’area.
Non sono pertanto attesi contributi significativi dal progetto nella parte restante del 2021, con l’eccezione del rimborso di costi già sostenuti e da sostenere per la sospensione e la sicurezza. Il progetto rimane nel portafoglio ordini al 30 di settembre 2021 per un ammontare di circa 3,6 miliardi.
Per quanto riguarda l’outlook per la seconda metà del 2021, Saipem prevede ricavi pari a circa 4,5 miliardi, un Ebitda adjusted positivo, investimenti tecnici per circa 250 milioni e un indebitamento finanziario netto a fine anno pari a circa 1,7 miliardi.